Linea Cadorna – Porto Ceresio e Monte Derta

Punto GPS d'ingresso del sentiero
Informazioni utili
  • QUANDO ANDARCI: Tutte le stagioni, soprattutto in primavera
  • RAGGIUNGIBILE CON: Automobile e treno scendendo alla stazione di Porto Ceresio
  • CONSIGLIATO PER: Escursionisti ed escursionisti esperti
  • DURATA DEL PERCORSO: Circa 5 ore (A/R) per raggiungere la cima e discendere
  • LUNGHEZZA E DISLIVELLO: Fino a giro 12 km (A/R), dislivello positivo fino a 500 metri
  • ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO: Sportivo e tecnico, scarponcini obbligatori
  • COSA AVERE NELLO ZAINO: Bacchette, occhiali da sole, 2 litri d’acqua, pranzo al sacco, torcia
  • SITI INTERNET DI RIFERIMENTO:
La storia

Nella zona del Ceresio sono ancora esplorabili diversi segmenti di trincee, camminamenti e fortificazioni facenti parte del progetto Linea Cadorna, messo in atto antecedentemente alla prima guerra mondiale per volere del Gen. Luigi Cadorna con lo scopo di proteggere il territorio italiano dell’invasore straniero. Le linee erano categorizzate in maniera differente in base alla destinazione d’uso, come le quelle in quota grazie alla quale era possibile l’osservazione del territorio circostante, le fortificazioni scavate nella montagna dentro la quale si nascondevano le cannoniere, le trincee in costa difensive che servivano a colpire il nemico, i camminamenti che collegavano in maniera sicura i paesini alle pendici dei monti alla cima dello stesso. Uno di quest’ultimi è il sentiero militare che collega in maniera diretta l’abitato di Porto Ceresio con le cime più alte di quel versante e le sue fortificazioni come Monte Piambello e Monte Derta, punti d’interesse dov’é possibile godersi l’ampio belvedere sul lago di Lugano seduti sul Sasso Paradiso.

Si tratta di un hiking impegnativo di 6 km circa a tratta (12 km totali A/R) e con 500 metri di dislivello positivo, lungo la quale è possibile imbattersi ed esplorare tantissime e differenti strutture militari oramai abbandonate, come ricoveri interrati con punti di avvistamento, lunghissime linee di trincea nascoste da terra e foglie, gallerie militari scavate nella roccia viva, postazioni per artiglieria leggera e fortificazioni crollate, oltre a molti bagni. La vista sul Ceresio è pressoché perfetta e libera da ostacoli (tolti gli alberi cresciuti negli anni) ad ogni punto panoramico esistente e questa mulattiera, della quale sono ancora visibili le tracce nonostante il terreno dissestato e gli alberi crollati, serviva per collegare in maniera sicura e diretta il lungolago di Porto Ceresio con le linee di tutto Monte Piambello e rifornirle di tutti gli strumenti e beni di prima necessità utili a sopravvivere.

L'esplorazione

Nel 2018 ricorreva il centenario dalla fine della Grande Guerra e quello stesso anno decisi di intraprendere l’esplorazione di alcuni camminamenti facenti parte delle Linee Cadorna, strutture e fortificazioni realizzate antecedentemente alla prima guerra mondiale con lo scopo di proteggere il territorio italiano dalle possibili invasioni delle truppe Austro-Ungariche, diventando una sotto-serie del format Lombardia Experience: a distanza di 5 anni dall’ultima visitata ho ripreso con la loro esplorazione per dedicare ad ogni itinerario un video apposito e dettagliato, partendo dal numero 3 mostrando come arrivare in cima al Monte Derta partendo da Porto Ceresio.

Innanzitutto bisogna raggiungere Porto Ceresio, un piccolo comune dell’alto varesotto che affaccia sulle sponde del lago di Lugano, distante in automobile un’ora abbondante da Milano ed un’ora e mezza da Bergamo e raggiungibile anche in treno dal capoluogo lombardo grazie al treno Regionale RE5 che parte dalla stazione Porta Garibaldi di Milano. Una volta sul posto, parcheggiata l’automobile nella zona di sosta vicino al molo o usciti dalla stazione di fronte al molo, bisogna proseguire a piedi verso il punto di partenza del sentiero posizionato a bordo strada e di fronte alla fermata del bus.

Segnalato dai cartelli bianco-rossi, inizia l’hiking di 6 km verso la cima di Sasso Paradiso, fisicamente abbastanza impegnativo visto il dislivello di circa 500 metri ma senza troppe difficoltà a livello tecnico grazie alla notevole presenza di cartelli direzionali ed una mulattiera quasi sempre ben battuta:

  • La prima sezione del percorso, che porta da Porto Ceresio a Borgnana, è la parte in cui il dislivello è più netto e repentino da spezzare molto il fiato, dove sono nascoste nel sottobosco molte strutture inglobate dalla vegetazione e linee di trincea ramificate ma quasi totalmente sotterrate da terra e foglie; Lungo il percorso è dislocato un osservatorio dentro la quale è possibile accedere e che affaccia su 3 punti differenti del versante del lago, mentre un secondo punto d’osservazione mimetizzato è collocato nel bosco in zona Borgnana, ancora integro e dalla forma molto particolare (un corridoio con feritoie) ma raggiungibile solo facendo un fuoripista. Fate sempre attenzione ed esplorate con una torcia in mano!
  • Nella parte di sentiero che porta da Borgnana a Cuasso al Monte, la seconda sezione di questa esplorazione, si esce dal sottobosco e si costeggia la strada provinciale SP9 attraversando tutto l’abitato in costante salita, fermandosi per visitare la Chiesa della Beata Vergine Immacolata con il suo belvedere sul lago.
  • Raggiunto Cuasso al Monte ed intrapresa Via della Croce, inizia la terza sezione di questo percorso con l’ascesa verso la cima del Monte Derta: questa parte è condivisa con l’altra esplorazione riguardante la Linea Cadorna di Monte Piambello, molto più lunga e complessa, ma a distanza di 5 anni ho notato un netto miglioramento della segnaletica dei percorsi con la presenza di nuove deviazioni che portano a nuove linee riesumate con la pulizia del sottobosco e che non avevo ancora visitato. Una di queste è la galleria militare 43, un camminamento esposto e sotterraneo ricco di postazioni di guardia e di bagni, che parte da Punta Paradiso e porta al Sasso Paradiso, destinazione finale di questa esplorazione.

Nel complesso si tratta di un’esplorazione piacevole ed avventurosa, lungo la quale sono nascoste e visitabili diverse tipologie di strutture facenti parte della Linea Cadorna, quindi in questo caso posso consigliare di continuare e raggiungere la cima del Monte Piambello e scendere dell’altra parte dell’abitato di Cuasso al Monte facendo una specie di giro ad anello. Si allunga di un paio di km, ma se avete gambe, fiato e pranzo al sacco potete farlo.

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