Linea Cadorna – Forte di Orino
- QUANDO ANDARCI: Tutte le stagioni, bello in primavera ed autunno
- RAGGIUNGIBILE CON: Automobile
- CONSIGLIATO PER: Tutti, soprattutto le famiglie
- DURATA DEL PERCORSO: Circa 6 ore (A/R)
- LUNGHEZZA E DISLIVELLO: Fino a 14 km (A/R), dislivello positivo fino a 270 metri
- ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO: Comodo e sportivo, scarponcini obbligatori
- COSA AVERE NELLO ZAINO: Bacchette, occhiali da sole, acqua, pranzo al sacco, torcia
- SITO INTERNET UFFICIALE: Campo dei Fiori 360
- SITI INTERNET DI RIFERIMENTO:
Nel cuore dell’attuale Parco Regionale Campo dei Fiori, alla fine di un lungo e panoramico sentiero escursionistico dal repentino dislivello, è posizionato in un punto d’osservazione strategica militare con pochissimi (se non inesistenti) ostacoli visivi che durante la Grande Guerra non fungeva da elemento difensivo ma di avvistamento. Questo ruolo secondario non lo rese appetibile ai nemici come le tante altre strutture difensive della Linea Cadorna adiacenti, armate e pronte al fuoco, perché il suo compito era quello di supervisionare il territorio grazie alla perfetta visibilità e di gestire tutte le altre cime con strutture armate, come per esempio Monte Piambello, Monte Orsa e Pravello, Monte La Nave, Monte Martica, Monte Sette Termini ed il Ceresio.
Infatti la scelta di edificare qui il Forte venne studiata nei minimi dettagli, grazie ad un’altitudine tra le più alte in zona con i suoi 1100 metri circa, una posizione in direzione delle valli svizzere che garantiva eventuali nemiche da nord, una visuale libera a 360° con una gestione e supervisione del territorio ottima. Il Forte era principalmente composto da una struttura rettangolare definita in barbetta perché a cielo aperto, edificata con mura esterne in pietra ed interne in cemento, con al suo interno un ampio spiazzo e varie nicchie dotate di tutto il necessario per l’osservazione ed in cui poter conservare materiale militare utile alle truppe che qui si radunavano.




Dopo qualche settimana di stop ed un periodo in cui avevo temporaneamente accantonato la sotto-serie delle Linee Cadorna, fortificazioni difensive fatte realizzare dal Gen. Luigi Cadorna tra 1899 ed il 1916 con lo scopo di proteggere il territorio italiano dell’invasore straniero durante il conflitto a fuoco della prima guerra mondiale, ho ricominciato con un classico diventato anche molto turistico che è il Forte di Orino.
Per prima cosa bisogna andare in direzione Varese e raggiungere il Parco Regionale Campo dei Fiori, un’area naturale protetta lombarda che si estende per più di 5000 ettari ed in cui vivono tantissime specie animali e vegetali, distante in automobile un’ora da Milano ed un’ora e mezza da Bergamo, parcheggiando poi in uno dei tanti posti disponibili nei pressi del ristorante Il Ceppo e localizzato nel piazzale degli autobus. Qui comincia l’itinerario pedonale numero 1 elencato sul sito ufficiale della Provincia di Varese e facente parte quindi del programma Linea Cadorna: Sentiero della Pace: il progetto è stato coordinato dall’ente Provincia di Varese e dalla piccola impresa Il Colibrì di Sesto Calende, con ovviamente tanti altri protagonisti come le comunità montane locali, le Guardie Ecologiche Volontarie e tanti privati, oltre ai vari istituti.
Con il parcheggio alle spalle, comincia l’esplorazione:
- Per prima cosa si intraprende il sentiero boschivo tramite l’ingresso posizionato subito dietro il ristorante ed indicato da un cartello riportante il sentiero 3V per costeggiare la staccionata fino a raggiungere il primo crocevia che è rappresentato da Monte Pizzelle con il suo valico posto a 926 metri.
- Il secondo crocevia è posto a circa 1033 metri ed in cui sono posizionati due grandi punti d’interesse storico con un primo belvedere su tutto il territorio della provincia di Varese, con uno sguardo su Milano (se il tempo è bello, vedrete Piazza Gae Aulenti con le sue tre torri in maniera molto nitida): da una parte è a situata l’Ex Stazione Funicolare che serviva a trasportare le persone fin qui dalla parte più bassa facendo circa 300 metri di dislivello, e che ora risulta dismessa ed abbandonata. Dall’altra parte invece è posizionato un gigantesco complesso in stile liberty che fino a 50 anni fa rappresentava il fiore all’occhiello dell’élite aristocratica varesotta, il maestoso ed imponente Grande Albergo Campo dei Fiori, abbandonato da anni ed alla mercé dei vandali.
- Ritornando sul sentiero, si prosegue fino all’intersezione che è la cima del Monte Tre Croci con la sua chiesetta a cielo aperto posta a 1111 metri, dopo aver percorso la particolare scalinata denominata Via Sacra perché affiancata da decine di targhe dedicate ai corpi di difesa ed organizzazioni varie italiane.
- Dietro alle tre croci continua il sentiero in cresta della montagna, che costeggia sulla sinistra la recinzione di un’abitazione privata e poi un’altra recinzione delimitante una zona militare sulla destra, proseguendo dritti fino ad arrivare al terzo crocevia rappresentato da punto panoramico bellissimo e dalla quale è possibile scorgere tutta la catena montuosa svizzera delle Alpi Lepontine, del parco Naturale di Beverin, del Bernina e di tante altre. In passato qui erano posizionate delle postazioni difensive d’artiglieria e dei punti di osservazione durante la Grande Guerra.
- Seguendo la strada asfaltata in salita che attraversa un punto boschivo coperto, si arriva al quarto punto d’interesse che è il secondo punto panoramico, dalla quale si vedono in maniera molto chiara il lago di Varese, di Monate, di Comabbio ed il lago Maggiore.
- Dopo aver percorso a piedi gli ultimi km (3.70 km circa) lungo la vecchia strada militare, si arriva al quinto ed ultimo punto d’interesse che porta il nome di Forte di Orino. Una camminata pianeggiante e senza intoppi, molto particolare per il panorama continuo sui laghi, con una cima di 1134 metri che domina la cresta di Campo dei Fiori ed in cui si trova ciò che è rimasto della barbetta militare edificata a protezione dell’artiglieria pesante a lunga gittata, come il 149/35 o 40, con piattaforma fissa ancorata al terreno.
Il giro (A/R) che ho proposto è di circa 14 km con un dislivello di 400 metri positivo, della durata di 5 ore circa e sempre ben segnalato, con molteplici varianti che possono farvi arrivare ovunque (sono molte le destinazioni di zona). Adatto a tutti, è sicuramente molto bello in primavera ed autunno, un classico d’estate, ma d’inverno a parer mio rimane la stagione migliore e con la neve è molto più bello.