Città di Seregno
- QUANDO ANDARCI: Tutto l’anno
- RAGGIUNGIBILE CON: Automobile o treno scendendo alla stazione di Seregno
- CONSIGLIATO PER: Tutti, accessibile a persone con disabilità motorie
- DURATA DEL PERCORSO: Circa 2 ore per il tour completo
- LUNGHEZZA E DISLIVELLO: Fino a 3 km circa per il tour da 10 tappe, sempre in piano
- ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO: Casual o sportivo, consigliate scarpe comode
- COSA AVERE NELLO ZAINO: Acqua, cappellino ed occhiali da sole
- SITI INTERNET DI RIFERIMENTO:
Era il XI secolo ed un certo Pietro da Seregno cede parte di beni e fondi da lui posseduti alla canonica di Sant’Ambrogio di Milano con lo scopo di ricevere aiuto e protezione dalla cittadina meneghina, tramite un atto sopra la quale è stata ritrovata la dicitura “in loco ed fundo Seregnio“. Con questo documento la città di Seregno viene finalmente certificata come “esistente”, poiché le notizie precedenti sono sempre risultate molto scarne e poco valide: si è sempre letto di un territorio in cui era presente un antico insediamento d’origina romana con vicini altri centri plebani, divenuti tali nel periodo dell’Alto Medioevo, composto da un piccolo villaggio e molta brughiera destinata al pascolo. Una situazione poco polis-centrica e molto dispersiva, che cambiò dopo il XI e XII secolo in cui il villaggio incominciò ad evolversi grazie alla costruzione di un centro abitato più strutturato ed un’economia agraria che incominciava a diventare il mercato principale con la riqualificazione di tutti gli appezzamenti di terreno circostanti in campi coltivabili ed annesse cascine in cui lavorare il prodotto coltivato.
Nel 1206 il villaggio di Seregno conquista la qualifica di borgo, dopo esser diventato un centro rurale molto importante dal punto di vista demografico, sociale ed economico, ed il periodo fino al 1320 è sicuramente quello più documentato attraverso tutti gli scritti ritrovati nel monastero di San Vittore che riportavano la struttura del borgo, i ruoli e compiti dei funzionari comunali e della presenza di un organismo comunale, la vita quotidiana degli abitanti e la componente religiosa. Quest’ultimo aspetto, legato al fatto che col passare degli anni iniziò a crearsi una differenziazione di carattere sociale tra le due contrade di Seregno che avevano ognuna di esse un luogo di culto personale come la Chiesa di San Vittore e quella di Sant’Ambrogio, portò in età moderna alla soppressione delle due vecchie strutture religiose ed alla costruzione di un unico edificio in cui ritrovarsi, l’attuale Basilica di San Giuseppe.




La scelta di questa destinazione e di questo tour racchiudono nella loro totalità il concetto del mio progetto, cioè quello di visitare “luoghi sconosciuti ed insoliti” che nessuno prende in considerazione perché quotidianamente vissuti da chi li abita o che, più semplicemente, non interessano a nessuno perché la nomea di luoghi culturalmente minori viene surclassata da quelli più famosi. Azzardo troppo dicendo che questa rappresenta la puntata perfetta?
Il comune di Seregno, situato nella provincia di Monza Brianza, distante in automobile mezz’ora da Milano e 40 minuti da Bergamo, è una realtà cittadina abbastanza grande da contare più di 40 mila abitanti ed allo stesso tempo “camaleontica” da riuscire a celare tracce di una storia passata, visibili passeggiando nel suo centro storico, mischiandole con strutture di recente costruzione. Con la mappa in mano, sulla quale ho delineato un percorso composto da 10 punti d’interesse che personalmente considero i più lodevoli, è iniziato il tour: ville storiche, monumenti, strutture religiose e torri. Ovviamente a Seregno sono presenti tantissimi altri luoghi interessanti da visitare ma preferisco che sia la vostra curiosità a farveli scoprire. E se siete interessati, potete scaricare qui il PDF del percorso da me pensato.
- Basilica di San Giuseppe, edificio religioso situato in Piazza Martiri della Libertà.
- Eretta nel 1781 dopo l’accordo tra il governo Austriaco e l’arcivescovo di Milano, che prevedeva l’abbattimento delle due chiese esistenti per via della forte differenza sociale delle due fazioni del borgo (San Vittore e di Sant’Ambrogio) e la successiva edificazione di un’unica chiesa aggregante.
- Palazzo Municipale (Palazzo Landriani Caponaghi), edificio ad uso servizi situato in Piazza Martiri della Libertà.
- L’edificio venne progettato da Ettore Seves ed edificato nel 1863 su un’area appartenente ai Caponaghi. Col passare degli anni, il palazzo subì diverse modifiche strutturali ed ampliamenti perché ritenuto di dimensioni troppo modeste. Il suo nome storico è Palazzo Landriani Caponaghi.
- Fontana del Mangia Bagaj, monumento storico situato in Piazza Martiri della Libertà.
- La statua rappresenta una scena della leggenda legata ad Uberto, un capostipite dei Visconti vissuto nel XIII secolo, che uccise un drago mentre stava ingoiando un fanciullo. I discendenti di Uberto vollero immortalare la sua impresa stilizzando quell’atto eroico nello stemma di famiglia.
- Villa Odescalchi Silva, edificio ad uso abitativo privato situato in Piazza Italia.
- Le prime notizie riguardo a Villa Odescalchi Silva risalgono alla metà del XVI secolo, quando apparteneva al generale Giorgio Manriquez de Mendoza, Conte di Desio. Situata nel centro storico di Seregno, è un edificio ad uso abitativo privato che fa parte delle “ville gentilizie milanesi“.
- Villa Silva, edificio ad uso abitativo privato situato in Via Stefano da Seregno.
- Edificato tra il 1897 ed il 1902, il complesso ha una pianta rettangolare disposta su 3 livelli e con vari prospetti ricchi di decorazioni. Circondato da un ampio e variegato giardino, internamente presenta una struttura in muratura laterizia affiancata da travature in legno e capriate lignee articolate.
- Santuario dei Vignoli, edificio religioso situato in Via Vignoli.
- Costruito nel 1859 come atto di devozione e ringraziamento nei confronti della Vergine, per essere sfuggiti all’epidemia di colera che imperversava in quel periodo, presenta al suo interno diversi affreschi del celebre Luigi Maria Sabatelli. Al suo fianco è situato l’oratorio dei Vignoli, con tanto di vite.
- Palazzo dei Nobili Medici da Seregno, edificio ad uso abitativo privato e pubblico situato Via Cavour.
- Edificio del centro storico edificato nel XVIII secolo, è stata una delle dimore patrizie più lussuose di questa zona, sviluppata su 3 piani e con un ampio cortile interno molto peculiare per gli elementi simmetrici che lo compongono. Ad oggi è sede del Circolo San Giuseppe di Seregno.
- Torre del Barbarossa, campanile situato Piazza Vittorio Veneto.
- Torre campanaria della più antica (ed oramai demolita) chiesa di San Vittore, leggenda vuole che il suo nome derivi da colui che la volle edificare per fini di sorveglianza del territorio brianteo, cioè Federico I detto Barbarossa. Ad oggi ospita 9 elementi nella cella campanaria.
- Palazzo Marchesi Castelli, edificio ad uso abitativo privato e commerciale situato Corso del Popolo.
- Risalente al XVIII secolo, durante tutto questo tempo non ha mai subito modifiche strutturali importanti, se non per delle inferriate posizionate sulla facciata in mattoni che affaccia su Via Da Vinci, tali da confermare l’ipotesi dell’esistenza iniziale di carceri pretoriali al suo interno.
- Palazzo del Vescovito, edificio ad uso abitativo privato situato Via Garibaldi.
- Edificio dalla facciata unica e particolare nascosto tra i vicoli del centro pedonale, esteticamente ricco di dettagli che ne fanno rivivere la storia come i volti in rilievo e le finestre bifore con colonna e capitello nel mezzo, oltre al terrazzino superiore dalla quale si ha una visuale completa della città.
Girando per la città di Seregno si nota tantissimo come le tracce storiche di questo baluardo longobardo siano ancora vive e presenti, la maggior parte mai nascoste ma messe in risalto da ristrutturazioni costanti, ed ancor più stranamente si nota come molte persone non facciano caso a tutti questi particolari della città che li circonda. Alcuni fattori come la quotidianità, il lavoro, lo shopping, il vivere in quella città, rendono normale il passare di fianco a certi tipi di monumenti senza dargli il giusto peso.