Masso Erratico – Sasso di Guidino
- QUANDO ANDARCI: Tutto l’anno
- RAGGIUNGIBILE CON: Automobile o pullman in caso di gite organizzate
- CONSIGLIATO PER: Tutti, accessibile a persone con disabilità motorie
- DURATA DEL PERCORSO: Circa 30 minuti per visitare il punto d’interesse
- LUNGHEZZA E DISLIVELLO: Fino a 500 metri, sempre pianeggiante
- ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO: Qualsiasi, consigliate scarpe comode
- COSA AVERE NELLO ZAINO: Nulla di particolare
- SITO INTERNET UFFICIALE: Regione Lombardia
- SITI INTERNET DI RIFERIMENTO:
Il Monumento naturale regionale del Sasso di Guidino fa parte della lunga lista di massi erratici e massi avelli che testimoniano l’estensione fisica massima dei ghiacciai alpini durante la glaciazione Würm, diventando quello localizzato più a sud della Lombardia tra i catalogati, mentre molti altri sono a latitudini più settentrionali nelle province di Varese, Como, Lecco e Sondrio.
L’antica leggenda legata a questo masso erratico affonda le sue radici nella popolazione dei Celti insubri che qui s’insediarono tra il VII ed il VI secolo a.C., che veneravano questo monolite ritenendolo un luogo sacro poiché per loro era una pietra scagliata dal cielo per mano della dea Mórrigan, un’importante divinità irlandese associata alla guerra ed alla morte. Nota come la furia delle guerre, la dea lanciò questa masso sulla Terra per avvisare i comuni mortali di non sfidare la sua ira e scommettere sul fato, riuscendo a trasmettere questa leggenda fino ai giorni nostri e soprannominando questo monumento naturale la stella di Guino perché difatti si pensava che la sua roccia fosse di origine astrale.




Un argomento nuovo, che conosco poco ma che ha destato in me molto interesse vista la grande presenza su tutto il territorio lombardo di questi monumenti con una grande storia alle spalle. Esiste una lista che li cataloga ed una sottocategoria ancor più interessante. Nuova sotto-serie stile Linea Cadorna?
Innanzitutto bisogna raggiungere Besana in Brianza, un comune della provincia di Monza e Brianza in cui sono già stato per ammirare l’impressionante fioritura primaverile del Magico Ciliegio selvatico secolare nella località di Vergo-Zoccorino, e poi spostarsi verso la località di Guidino. Distante in automobile 50 minuti da Milano ed un’ora da Bergamo, una volta arrivati in zona è possibile lasciare l’auto nel parcheggio del cimitero, troverete il punto GPS esatto ad inizio articolo, per poi percorrere a piedi gli ultimi 200 metri che porteranno alla scoperta di qualcosa di antico e lasciato qui migliaia di anni fa, quindi con una grande storia alle spalle ed una credenza celtica tramandata nei secoli.
Sto parlando del Monumento naturale regionale del Sasso di Guidino, un masso erratico arrivato fino a qui durante l’ultima glaciazione del quaternario (glaciazione Würm) delle Alpi, in quello che viene considerato l’ultimo periodo glaciale del pianeta Terra e prettamente composto da serpentinite: questo masso e la sua composizione costituiscono una prova molto chiara ed importante relativa a quella che era l’antica espansione dei ghiacciai alpini tra 110.000 e 10.000 anni fa, perché proveniente dalla Valtellina (tra Valmalenco o dal Gruppo del Disgrazia) e rotolato fino a qui diventando così il masso erratico più a sud mai trovato sul territorio lombardo.
Con una dimensione di circa 9x5x6 metri ed un volume maggiore agli 80 m3, si trova fisicamente collocato sul confine tra Villa Raverio ed il parco di Villa Guidino ed osservabile dopo aver percorso un breve tratto di una stradina privata ma con libero accesso fino al monumento, notando con molto interesse come la cinta in muratura sia stata costruita in modo tale da non deturpare il masso. La parte nascosta sotto terra è di gran lunga maggiore come volume rispetto a quella visibile e dissotterrata, il che ci fa sperare in nuove scoperte nel caso in cui si volessero effettuare degli scavi di ricerca.
Vi è anche la possibilità di visitare l’area interna in cui è posizionato il masso recandosi presso l’ufficio della segreteria del Comune di Besana in Brianza, nelle mattine da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle 12.30, chiedendo le chiavi per aprire la porta in ferro. Purtroppo quest’informazione l’ho appresa sul momento.