Il Magico Ciliegio
- QUANDO ANDARCI: Primavera
- RAGGIUNGIBILE CON: Automobile
- CONSIGLIATO PER: Tutti, soprattutto amanti della fotografia paesaggistica
- DURATA DEL PERCORSO: Circa 1 ora
- LUNGHEZZA E DISLIVELLO: Fino a 3 km circa (A/R), sempre pianeggiante
- ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO: Casual e sportivo, consigliate scarpe comode
- COSA AVERE NELLO ZAINO: Acqua, occhiali da sole e fotocamera
- PAGINE SOCIAL UFFICIALI: Facebook
- SITI INTERNET DI RIFERIMENTO:
Gli alberi racchiudono e raccontano la storia del pianeta in cui viviamo, hanno resistito per millenni a qualsiasi condizione metereologica senza necessitare di riparo, soprattutto se parliamo di alberi selvatici cresciuti da soli e grazie a ciò che gli viene donato ogni giorno dal Madre Terra. Sono sinonimo di forza, di resistenza, di prosperità, di adattamento e questo ciliegio selvatico situato a Besana in Brianza prova il fatto che è possibile sfidare le leggi stesse della natura.
La peculiarità di quest’albero soprannominato il Magico Ciliegio riguarda la sua età: il ciliegio selvatico (Prunus Avium) è una pianta con una longevità massima (dato scientifico) che difficilmente supera il centinaio (100) di anni, mentre questo esemplare radicato nel territorio di Vergo-Zoccorino sembra sfidare le leggi della natura con un’età oramai compresa tra i 160/200 anni (questo articolo è stato scritto e redatto a Marzo 2023). Per questo e per tanti altri motivi, è stato inserito nell’elenco dei 2400 alberi monumentali d’Italia, ai sensi della Legge n. 10/2013 e del Decreto 23 ottobre 2014 da parte del Ministero delle Politiche Agricole ed una sua talea è stata prelevata e piantata in una zona apposita del Giardino dei Patriarchi dell’Unità d’Italia a Villa Quintili a Roma, in compagnia di altrettante talee di tutti gli altri alberi investiti di questa onorificenza e provenienti da tutte le regioni d’Italia proprio per la loro importanza culturale, storica e naturalistica.




Questa è la storia di un albero, uno dei più importanti in Lombardia e in Italia, che nonostante la sua giovane età (rispetto ai fratelli più vecchiotti) ha già saputo conquistarsi il titolo di “albero monumentale d’Italia” per via del suo valore paesaggistico e storico. Ma prima vorrei dirvi una cosa a cuore aperto e che vale per tutte le volte che ammirerete un albero secolare: rispettate questo bosco e questo albero, ammiratelo senza procurargli nessun danno (voluto o accidentale) perché possa fiorire per molti anni a venire, non arrampicatevi su di esso perché ciò che per voi sembra una banalità può far soffrire questa pianta e danneggiarla, mantenete pulita la zona perché quest’albero è davvero speciale, sia per voi che per le generazioni future.
La prima cosa da fare è raggiungere Vergo-Zoccorino, una piccola frazione di Besana in Brianza collocata nella provincia di Monza e Brianza, distante in automobile 50 Minuti da Bergamo e da Milano. Una volta arrivati in zona, bisogna prima lasciare l’automobile in uno dei parcheggi disponibili nel centro abitato (vi lascio ad inizio articolo un punto GPS dove trovare disponibilità) e poi proseguire a piedi verso il protagonista di questo articolo facendosi una bella passeggiata tra gli alberi in fiore e molto colorati durante il periodo primaverile oppure in autunno con il foliage che si lascia a toni caldi ed ambrati.
Dopo essere arrivati all’altezza di Cascina Palazzina ed aver scelto quale deviazione intraprendere tra il Sentiero delle Fate (inaugurato nel 2022) oppure quella classica, si prosegue in entrambi i casi percorrendo un sentiero facile, pianeggiante e con una visuale su tutto il territorio circostante, fino ad arrivare dinnanzi al ciliegio selvatico secolare più grande della Lombardia e d’Italia soprannominato il Magico Ciliegio: si tratta di un’esemplare di Prunus Avium, alto circa 20 metri e con un fusto di 3 metri di diametro, diventato un monumento storico locale e nazionale. Ciò ha fatto sì che la sua fama aumentasse, attirando ogni anno sempre più visitatori che vengono qui per la maestosa e spettacolare fioritura di questo imponente albero che ha un’età compresa tra i 160 ed i 200 anni.
L’accesso alla zona è facile e gratuito, la stagione migliore è sicuramente la primavera ed il periodo temporale giusto va da metà marzo a metà aprile, in cui troverete il ciliegio completamente vestito di bianco grazie all’imponente e regale fioritura, diffondendo nell’aria un profumo molto forte. Osservando il territorio circostante si percepisce una grande somiglianza con Pomelasca visti i molti tratti in comune, come un paesaggio molto fotogenico, bucolico e la presenza sullo sfondo delle catene montuose.
Volete invece scoprire altri alberi secolari lombardi? Allora partite all’avventura per ammirare il larice millenario a Chiesa Val Malenco, il gelso bianco secolare a Ponte in Valtellina ed il castagno centenario di Piasci in Valtellina.