Commessaggio ed il ponte di barche sul Navarolo

Punto GPS del parcheggio
Informazioni utili
  • QUANDO ANDARCI: Tutto l’anno, molto caratteristico in primavera ed inverno (con la neve)
  • RAGGIUNGIBILE CON: Automobile o pullman in caso di gite organizzate
  • CONSIGLIATO PER: Tutti, accessibile a persone con disabilità motorie
  • DURATA DEL PERCORSO: Circa 45 minuti, è possibile visitare anche l’interno del Torrazzo
  • LUNGHEZZA E DISLIVELLO: Fino a 2 km, sempre pianeggiante tranne l’ascesa interna del Torrazzo
  • ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO: Casual o sportivo, consigliate scarpe comode
  • COSA AVERE NELLO ZAINO: Nulla di particolare
  • SITO INTERNET UFFICIALE: Turismo Commessaggio
La storia

Vespasiano fu uno scrupoloso amministratore dei suoi territori e attento alla gestione della rete di canali che attraversavano l’area di Commessaggio. Nel 1587 entrò in contrasto con il cognato Ferrante II, principe di Guastalla, e con Vincenzo I, duca di Mantova, poiché tentò di eludere i dazi imposti per il traffico delle merci che transitavano lungo il corso del fiume Po: caricando le merci su burchielli nelle peschiere di San Matteo per poi farle risalire lungo il corso del fiume Oglio sino alle chiaviche di Bocca, i burchielli carichi entravano nel canale Commessaggio navigando nel territorio del suo stato senza pagare dazi ad estranei.

L’intenzione poi fu quella di allargare questo corso d’acqua e di farne scavare un altro che giungesse nel cuore del territorio di Sabbioneta, in modo tale che potesse creare un unico dazio a Sabbioneta con grande convenienza per i mercanti, che non dovevano più corrispondere le gabelle in tutti i punti daziari situati lungo il Po e gestiti dal Ducato di Mantova a Cizzolo, dai Guastalla a Dosolo e a Viadana. Tante mercanzie sarebbero state dirottate qui grazie ai dazi ridotti, difatti nell’Italia preindustriale era proprio l’elevato costo per il trasporto delle merci l’ostacolo maggiore per i mercanti e le vie d’acqua divennero le “strade” più economiche e comode, grazie alla fitta rete di corsi naturali che si univano ai canali artificiali navigabili. Avere il controllo sui corsi d’acqua della Bassa significava esercitare potere sulle mercanzie trasportate, fino a comprendere l’importanza strategica ed economica rivestita da Commessaggio stessa.

Fonti utilizzate per scrivere l’articolo: Comune di Commessaggio – Archivio Storico

La visita

Questo che vi descriverò è il tour guidato di un piccolo borgo della bassa mantovana, considerato “di passaggio” poiché tante persone qui si fermano per una breve sosta in cui fare qualche foto ricordo, per poi rimettersi in strada verso mete vicine di maggiore interesse, come Sabbioneta, Mantova, Sirmione. Il suo nome è Commessaggio, un comune della provincia di Mantova circondato da campi coltivabili ed attraversato dal canale Navarolo, che taglia in due il suo territorio. E proprio quest’ultima informazione ha fatto sì che venisse costruito qualcosa di molto comune in queste zone, ma andiamo per gradi.

Distante in automobile due ore da Milano ed un’ora e mezza da Bergamo, dopo aver posteggiato l’automobile in uno dei molteplici parcheggi disponibili, il tour guidato pedonale avrà come destinazione i seguenti punti d’interesse:

  • Si inizia visitando la piccola chiesa parrocchiale di Sant’Albino, disegnata da Giovanni Battista Vergani agli inizi del 1800 ma edificata a partire dagli anni successivi e conclusa nel 1850. Esternamente presenta un ampio piazzale a giardinetto, internamente è ricca di dettagli e ben tenuta.
  • Il secondo punto d’interesse è il palazzo municipale, sulla quale non c’è molto da raccontare a livello storico se non che risale all’epoca dei Gonzaga (una delle più note famiglie principesche e nobiliari d’Europa) ed è ai giorni nostri sede degli uffici comunali di Commessaggio.
  • Il giro a piedi continua arrivando fino al torrazzo gonzaghesco, terzo punto d’interesse rappresentato da un edificio costruito nel 1583 per il volere di Vespasiano I Gonzaga, il primo duca di Sabbioneta, e che si affaccia direttamente sul Navarolo. La sua funzione primaria era di sorveglianza (si nota a colpo d’occhio infatti che si tratta dell’edificio più alto di tutto il borgo) e di riuscire così a controllare tutto il territorio circostante e chi passasse lungo il canale ed il ponte.
  • Ed è proprio presso questo ultimo elemento, il ponte, si conclude il tour guidato di Commessaggio, attraversando a piedi il ponte di barche sul Navarolo. Collocato proprio di fronte al Torrazzo, l’attuale ponte è stato fortemente voluto dagli stessi cittadini del paese, che hanno anche collaborato alla sua riedificazione sia sostenendo parte dei costi di costruzione che partecipando attivamente con il lavoro manuale.

Quello ad oggi visibile è il ponte più recente, costruito nel 1976 dopo l’abbattimento del precedente ponte vespasiano poiché ritenuto pericolante e pericoloso. La particolarità, oltre che il suo fascino fotografico, di questo ponte è il fatto d’avere come fondamenta ben 6 barche, ancorate al fondo e riempite fino all’orlo di materiale cementizio, in modo tale che non possano muoversi ed allo stesso tempo garantiscano stabilità al ponte sorreggendolo.

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