Borgo di Nesolio
- QUANDO ANDARCI: In autunno per l’evento della battitura della castagna
- RAGGIUNGIBILE CON: Automobile
- CONSIGLIATO PER: Tutti, ottimo per le famiglie ed i loro piccoli camminatori
- DURATA DEL PERCORSO: Circa 2 ore (A/R), con annessa visita del borgo e della selva
- LUNGHEZZA E DISLIVELLO: Fino a 5 km (A/R), dislivello positivo fino a 192 metri
- ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO: Sportivo e comodo, consigliati gli scarponcini
- COSA AVERE NELLO ZAINO: Acqua, occhiali da sole, sacchetto per le castagne
- SITO INTERNET UFFICIALE: Comune di Erve
- PAGINE SOCIAL: Facebook Pro Loco di Erve
Ci sono poche cose che in tutti questi anni non mi hanno mai stancato ed una di queste è sicuramente quello che io chiamo il rito della castagna: tutti gli anno, nel periodo autunnale, mi capita di trascorrere alcune giornate del weekend passeggiando tra i boschi del varesotto per raccogliere castagne, un’attività capace di liberarmi da ogni pensiero e che mi riporta a quando da bambino correvo tra gli stessi boschi durante le classiche castagnate organizzate dall’oratorio. Negli anni ho imparato a riconoscere le diverse specie, i periodi giusti per la raccolta, quali sono quelle giuste da tirare su, come conservarle e cucinarle, ma soprattutto ad amare e fidarmi di quelli che un po’ considero i miei castagni.
Questa passione mi ha portato ad esplorare e conoscere l’intero habitat del boschivo della mia provincia, ed in alcuni casi anche a migrare verso altre zone dove trovavo luoghi speciali e persone uniche, come per esempio Nesolio e Piero Valsecchi. Il primo è un piccolo ed antico borgo ai piedi del monte Resegone, in passato molto rinomato per la coltivazione ed il commercio della castagna, mentre il secondo è una figura storica che ho imparato ad ammirare, considerato l’ultimo vero custode dei castagneti di Erve. Piero era una persona che amava ed accudiva col cuore le sue selve ed i suoi castagneti, tanto che il suo nome divenne molto famoso oltreconfine e fu intervistato da “Orobie – Mensile di natura, cultura e turismo“, una riconosciuta testata editoriale del settore, per un articolo uscito nel numero mensile di novembre 2007 dal titolo “Il custode dei castagni“, in cui veniva brevemente descritta la vita di Piero, il suo modus operandi e come l’economia delle sue selve di castagneti potesse sostenere un intero borgo.




Nascosto tra le selve di castagni della Val d’Erf, c’è un piccolo e dimenticato borgo in cui il tempo sembra essersi fermato e dove arte e mestieri di una volta vengono ancora portati avanti e trasmessi alle nuove generazioni. Girovagare tra gli stretti vicoli, rimanere incantati dagli scorci panoramici, scoprire gli essiccatoi per le castagne.
Ma prima di cominciare bisogna raggiungere il piccolo abitato di Erve, situato in provincia di Lecco e localizzato ai piedi del monte Resegone, che negli anni ho avuto modo di conoscere sempre di più scoprendo i tanti punti d’interesse che lo contraddistinguono e le decine di sentieri escursionistici che partono dal paesino e portano verso rifugi e cime di questa parte di versante, per non parlare delle due importanti feste che vengono organizzate nel mese di ottobre e novembre. Distante in automobile un’ora da Milano e 45 minuti circa da Bergamo, una volta in zona sono disponibili diverse aree in cui poter parcheggiare l’automobile, distribuite lungo tutto il paese e divise in gratuite ed a pagamento (strisce bianche e strisce blu).
In quest’occasione, 12 novembre 2023, ho preso parte (assieme ad alcuni amici) all’evento che si tiene ogni anno in novembre e denominato “Castagne e Tradizioni“: si tratta una visita guidata organizzata e promossa dall’associazione Pro Erve con il patrocinio del Comune di Erve, alla scoperta della storia della castagna oltre che del piccolo borgo di Nesolio, in passato conosciuto proprio per la produzione della famosa castagna bianca e del suo commercio.
Il percorso di visita è suddiviso in tappe strategiche dove la guida esperta ha illustrato ai partecipanti la parte storica e scientifica della pianta di castagno sia in Italia che nel mondo, la sua selezione continua col fine di migliorare il prodotto raccolto e l’importanza economica/sociale che ne deriva:
- Il ritrovo e punto di raccolta per tutti i partecipanti è stato la piazza antistante al palazzo municipale e lungo il torrente, previsto per le 10.00 circa, e dalla quale si parte per raggiungere a piedi il piccolo borgo di Nesolio.
- Nella prima sezione del percorso, si attraversa l’intero abitato di Erve fino ad arrivare all’inizio della mulattiera boschiva, prima tappa il cui la guida ed agronoma Noemi Valsecchi ha narrato il passato e la storia della castagna, con la sua diffusione in tutta Europa all’epoca greco-romana e con la successiva addomesticazione per il commercio.
- Lungo la seconda sezione del percorso si attraversano le prime selve boschive di giovani castagni, riconoscibili dalle foglie e dai tanti frutti, fino a raggiungere la seconda tappa della visita guidata, in cui la guida ha continuato la spiegazione parlando dell’albero della castagna e da quali elementi è composto, della sua importanza per l’habitat boschivo, della differenza tra le diverse specie, le più diffuse in queste zone ed il riconoscimento dei frutti.
- La terza (e più breve) sezione del percorso attraversa le selve più antiche e porta al piccolo borgo di Nesolio, dove alcuni giganteschi castagni secolari fanno da guardia-cancelli vegliando sul visitatore. Con un ultimo intervento, la guida ha spiegato il funzionamento tecnico degli essiccatoi e la prima lavorazione della castagna, seguita poi dall’intervento di Claudia Bolis, che ha raccontato la storia della nascita del borgo e da dove deriva il cognome più famoso di questa valle (Valsecchi).
- Un opzionale continuo della visita guidata è stato proposto ai più interessati, con l’accesso ad una selva privata ed in cui è stato mostrato com’è composta, come viene manutenuta ed il metodo di raccolta dei frutti. L’inclinazione è la chiave di tutto!
Se l’appetito vien camminando, ci siamo poi spostati tra gli stretti vicoli del borgo e la sua piazzetta, in cui è stata ricordata la figura storica (e leggendaria) dell’amato Piero Valsecchi e fatta la dimostrazione della battitura della castagna con il metodo tradizionale di Nesolio; tutto è stato accompagnato da un piatto di polenta con formaggi o salumi con annesso bicchiere di vin brulé e rallegrato dal gruppo musicale di Gabriele Bolis. Per i più curiosi vi era anche la possibilità di vedere da vicino uno dei due essiccatoi ancora attivi a Nesolio, scoprendone il funzionamento.
Trattandosi di un evento promosso da una piccola associazione ed in cui (a questo 2023) non è prevista nessuna quota di partecipazione ma solo una prenotazione telefonica anticipata, tutto ciò che ci è stato offerto era a titolo gratuito ma non ci siamo tirati indietro nel momento in bisognava lasciare la propria offerta. Ognuno del nostro gruppo ha fatto la sua parte, chi più chi meno, ma felici e contenti della grande riuscita di questo evento.