Tombe Morte

Punto GPS del parcheggio
Informazioni utili
  • QUANDO ANDARCI: Tutto l’anno, molto caratteristico in primavera
  • RAGGIUNGIBILE CON: Automobile o pullman in caso di gite organizzate
  • CONSIGLIATO PER: Tutti, accessibile a persone con disabilità motorie
  • DURATA DEL PERCORSO: Circa 1 ora e mezza (A/R)
  • LUNGHEZZA E DISLIVELLO: Fino a 3.50 km circa (A/R), sempre pianeggiante
  • ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO: Casual o sportivo, consigliate scarpe comode
  • COSA AVERE NELLO ZAINO: Acqua ed occhiali da sole
  • SITO INTERNET UFFICIALE: Ecomuseo della Provincia di Cremona
  • SITI INTERNET DI RIFERIMENTO:
La storia

L’importante nodo idraulico che porta il nome di Tombe Morte fa parte di una lunga lista di nuclei distribuiti su tutto il territorio e che insieme compongono l’Ecomuseo provinciale di Cremona. Si tratta di un’iniziativa di educazione ambientale promossa dall’amministrazione provinciale per conservare, valorizzare e promuovere tutti i nuclei territoriali trattandosi di un museo all’aperto e diffuso, della quale fanno parte alcune peculiarità del paesaggio padano, come per esempio fontanili, campi, vie d’acqua, bastioni, centrali idroelettriche e tante altre.

Il primo di questa lunga lista è Tombe Morte, collocato nel territorio comunale di Genivolta, che in pochissimo spazio gestisce tre grossi corsi d’acqua oltre che convogliare tutta l’acqua in eccesso verso il fiume Oglio grazie al canale scolmatore, progettato e costruito tra il 1960 ed il 1981 per due motivi: sia per evitare le pericolose esondazioni durante i periodi di intense precipitazioni che per alimentare la turbina idraulica Kaplan a doppia regolazione della piccola centrale idroelettrica posizionata a metà del canale, producendo ogni anni più di 7.000.000 di kWh (perlopiù nel periodo invernale quando l’acqua non viene utilizzata per l’irrigazione).

Fonti utilizzate per scrivere l’articolo: Ecomuseo della Provincia di CremonaWikipedia

La passeggiata

Ci sono tanti (forse troppi) luoghi e punti d’interesse in Lombardia che avrei piacere di visitare, ma che per via dell’eccessiva distanza mi portano a dovermi organizzare e programmare anche weekend fuori per ottimizzare tempi e costi, nonostante la regione sia la stessa. Zone remote che conosco poco, come per esempio tutta la parte est della bassa lombarda, ma che grazie a musei, riferimenti storici su libri e riviste, il passaparola ed internet ho incominciato ad esplorare per trovare nuovi spunti come questa passeggiata verso Genivolta, un piccolissimo comune collocato tra le campagne della provincia di Cremona, ricco di appezzamenti di terra e di canali artificiali utilizzati per l’irrigazione, distante in automobile un’ora e mezza da Milano ed un’oretta da Bergamo.

Dopo aver lasciato l’automobile in uno dei pochi parcheggi disponibili nei pressi dell’inizio del sentiero, bisogna raggiungere a piedi Via Cidoro e percorrerla tutta fino ad arrivare all’altezza del canale Vacchelli, da dove parte la camminata che raggiunge le famose Tombe Morte: nonostante il nome poco amichevole non c’è da spaventarsi, trattandosi di uno nodo idraulico molto importante per la zona ed allo stesso tempo affascinante vista la complessità architettonica di tutti i sistemi di gestione del flusso delle acque lì collocati.

Percorrendo il primo tratto della passeggiata per circa 1.50 km, costeggiando un segmento del canale, si possono osservare le diverse chiuse che collegano i piccoli canali secondari e che convogliano in quello principale, fino ad arrivare nei pressi dello snodo idraulico più grande della zona e con un impatto visivo non indifferente: ingegneristicamente parlando, si percepisce la cura nei dettagli con la quale è stata pensata e poi costruita, l’armonia quasi perfetta con la quale sono disposti ponti e tombini, scaricatori e raccoglitori, chiuse e sifoni, tutto all’interno di un’area molto piccola ma funzionale e poco dispersiva.

Anticamente chiamate Le Formose, questo complesso snodo idraulico ricopre tutt’oggi un ruolo di grande importanza nonostante la sua età, riuscendo a gestire ancora in maniera ottimale la gestione dei flussi dei 3 grandi corsi d’acqua che qui si convogliano (il Naviglio Civico di Cremona, il Naviglio Grande Pallavicino ed il Canale Vacchelli), soprattutto quando l’acqua in eccesso viene convogliata appositamente nel canale Vacchelli in modo tale che la piccola centrale idroelettrica di Genivolta, distante 1.60 km da Tombe Morte, possa sfruttare appieno questo flusso per generare energia elettrica. Un po’ più lontano, a circa 3.00 km, è invece collocata una grande chiusa che riversa tutta l’acqua in eccesso nel fiume Oglio e che prende il nome di scolmatore di Genivolta.

Con il termine tomba, anche detta botte a sifone, si intende un manufatto idraulico realizzato con una determinata pendenza per consentire ad un corso d’acqua di passare sotto ad un altro corso d’acqua o una strada, riemergendo successivamente e laddove non potrebbe farlo per via del dislivello del terreno e dell’ostacolo, quindi il loro nome è una derivazione puramente tecnica e non casuale/folkloristica.

Si tratta di una passeggiata molto facile e sempre pianeggiante, con qualche piccola ma non impossibile salitina, accessibile anche a persone con disabilità motorie ed ideale da fare in bici (primavera o estate) percorrendo la famosa Ciclabile delle Città Murate, un percorso di 35 km che parte da Pizzighettone e finisce a Soncino. Mentre se vi state chiedendo perché esiste questo luogo e la storia del canale Vacchelli, potrete scoprirlo voi stessi andando alla scoperta della diga Vacchelli realizzata a Merlino tra il 1887 ed il 1892 per volere dell’ing. Pietro Vacchelli. 

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