Parco della Preistoria

Punto GPS del parcheggio
Informazioni utili
  • QUANDO ANDARCI: Primavera, estate ed autunno
  • RAGGIUNGIBILE CON: Automobile e mezzi pubblici
  • CONSIGLIATO PER: Tutti, accessibile a famiglie e persone con disabilità motorie
  • DURATA DEL PERCORSO: Circa 3 ore, sostando ad ogni cartello informativo
  • LUNGHEZZA E DISLIVELLO: Giro ad anello di 3.50 km circa, sempre pianeggiante
  • ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO: Casual o sportivo, consigliate scarpe comode
  • COSA AVERE NELLO ZAINO: Acqua, occhiali da sole e cappellino
  • SITO INTERNET UFFICIALE: Parco della Preistoria
La storia

Il Parco della Preistoria a Rivolta D’Adda è una struttura organizzata situata in una grandissima area verde che costeggia il fiume Adda, all’interno della quale è presente un percorso pedonale lungo la quale è possibile ammirare ricostruzioni a grandezza naturale di diverse specie come dinosauri, anfibi, rettili, mammiferi ed ominidi appartenenti all’era preistorica, con tanto di cartelli informativi che raccontano la storia di ogni singolo protagonista. È possibile inoltre percorrere in parallelo l’itinerario botanico, avventurarsi in un labirinto ben curato, visitare il museo Paleontologico posto alla fine del percorso. 

Il parco si trova a Rivolta D’Adda, in provincia di Cremona, ed è facilmente raggiungibile sia in auto tramite autostrada e tangenziale (è presente un parcheggio libero molto capiente situato in una zona riservata al parco), mentre con i mezzi pubblici ci si può arrivare da Milano effettuando un doppio cambio (prendendo la metro gialla fino al capolinea di San Donato Milanese e poi il pullman della linea extraurbana in direzione Vailate). Si tratta di una struttura con molti servizi al suo interno, come il trenino turistico per fare il giro del parco, una zona con molti animali, un piccolo parco giochi, l’area pic-nic a metà percorso con tanto di punti ristoro e servizi igienici.

La passeggiata

In una bella giornata di sole estivo, sono andato con Marco a visitare il Parco della Preistoria presente a Rivolta D’Adda, in provincia di Cremona, per registrare un contenuto da inserire nel format Lombardia Experience ma col fine pubblicare un video informativo e fruibile da parte di tutti, con un linguaggio il più semplice possibile. Marco, oltre ad essere un grande amico, è anche la persona più preparata che conosca quando si parla di preistoria, dinosauri ed evoluzione, quindi prima di fare brutte figure ho preferito far parlare lui, e per questo lo ringrazio di cuore per essersi reso disponibile.

Distante in automobile 40 minuti da Bergamo e 50 minuti da Milano, è possibile lasciare l’automobile nel grande parcheggio interno (non custodito), per poi proseguire a piedi percorrendo pochi metri prima di arrivare alla biglietteria con i tornelli d’ingresso. È possibile prenotare ed acquistare i biglietti anche online sull’apposito sito della struttura, che saranno solo da mostrare all’ingresso, mentre la mappa cartacea la si può ritirare gratuitamente in biglietteria o nei pressi del primo punto ristoro. Il percorso a piedi interno è un anello pedonale molto facile, sempre pianeggiante e quindi accessibile a chiunque, anche a persone con disabilità motorie, altrimenti il parco mette a disposizione anche un servizio di trasporto extra che è rappresentato dal trenino turistico, sulla quale ci si può sedere e viaggiare comodi.

La visita è stata pensata in modo tale da essere un vero e proprio viaggio nel tempo crescente e regolare imbattendosi in oltre 40 modelli di animali preistorici, partendo quindi dalle epoche più antiche ed attraversandole fino ad arrivare quasi ai giorni nostri, in modo che il visitatore (o viaggiatore) possa comprendere nel migliore dei modi tutta la storia evolutiva del nostro pianeta, con diversi cartelli informativi posizionati vicino ad ogni punto d’interesse, che presentano descrizioni dettagliate ed in linea con le recenti scoperte (questo articolo è datato 2019). Per quanto riguarda invece i modelli (o ricostruzioni) non posso affermare la stessa cosa poiché molti non vengono costantemente e correttamente manutenuti, mentre altri sono raffigurazioni superate da anni, nonostante apprezzi tantissimo il riciclo di alcuni di essi come nel caso del T-Rex che, messi in fila uno di fianco all’altro, riescono a spiegare grazie ad un impatto visivo l’evoluzione della forma e caratterizzazione di questa specie di dinosauro in concomitanza di tutte le scoperte paleontologiche fatte nei soli ultimi 60 anni.

Oltre il giro ad anello alla scoperta del mondo preistorico, lungo tutto il tragitto sono disponibili altri punti d’interesse come:

  • L’itinerario botanico, disposto subito all’inizio del percorso e con decine di piante mappate e segnalate.
  • L’area recintata della fauna protetta, in cui trovano rifugio diversi tipi di animali e dove vengono svolti diversi laboratori didattici.
  • Il lago dei cigni, il primo specchio d’acqua con una fauna ittica molto ricca al suo interno e dei plesiosauri di contorno.
  • La zona ristoro di metà percorso, con l’area pic-nic ed il bar in cui è possibile sostare e far giocare i più piccoli, oltre ai servizi igienici.
  • Il labirinto, in cui è possibile perdersi e sfidarsi alla ricerca della via d’uscita.
  • Il lago degli aironi, dominato da alcuni pteranodonti collocati nel suo centro.
  • La zona paludosa, con diverse specie botaniche ed animali che la caratterizzano.
  • Il museo della preistoria, con al suo interno molti cartelli informativi e pezzi unici riguardanti l’era preistorica.

Se da una parte una ricostruzione non aggiornata può instillare qualche dubbio in chi non conosce a fondo l’argomento, e dall’altra parte comprendo appieno quanto l’acquisto di un nuovo modello sia oneroso e con un piano d’ammortamento molto lungo e complesso (si parla anche di decine di anni), di una piccola cosa vorrei lamentarmi nel momento in cui sto scrivendo questo articolo (2019): sia le due teche ad inizio del percorso che il museo alla fine sono punti d’interesse decisamente abbandonati al loro destino e non manutenute, sarei davvero molto contento e felice se venissero ristrutturate ed aggiornate per renderle ottime parti integranti del percorso d’informazione storica qui presente. Mi permetto di dire ciò con condizione di causa perché penso che l’investimento economico da affrontare non raggiunga una cifra così esorbitante da non poter essere affrontata, visto anche il costo del biglietto.

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