Lascito Chiappa
- QUANDO ANDARCI: Tutto l’anno, soprattutto in primavera ed estate
- RAGGIUNGIBILE CON: Automobile
- CONSIGLIATO PER: Tutti, accessibile a persone con disabilità motorie (se fornite di propulsore elettrico)
- DURATA DEL PERCORSO: Circa 1 ora per effettuare il giro ad anello
- LUNGHEZZA E DISLIVELLO: Fino a 2.50 km, sempre in piano
- ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO: Comodo e sportivo, con scarpe da ginnastica
- COSA AVERE NELLO ZAINO: Acqua, cappello, occhiali da sole e pranzo al sacco
- SITI INTERNET DI RIFERIMENTO:
L’Ente Parco del Serio, dopo la concessione comunale, decise di avviare un progetto a lungo termine di ripiantumazione della flora locale col fine di creare un nuovo bosco misto di pianura composto da aceri, olmi, quercie, frassini e molti altri arbusti tipici di queste aree boschive lombarde, inserendo anche un percorso ciclopedonale ad anello sempre pianeggiante ed affrontabile tutto l’anno. Un cartello informativo ad inizio percorso racconta tutta la storia di questo appezzamento di terra costeggiato dal fiume Serio mentre, poco prima d’intraprendere l’anello del Lascito Chiappa, è stata creata un’area picnic con diversi tavoli e panche dove poter sostare oppure organizzarsi per un picnic all’aperto.
Con questo progetto, comune ed ente hanno voluto ampliare gli spazi verdi utili per biodiversità locale, composta non solo dalla flora ma anche dalla fauna, come piccoli predatori e volatili che vivono in queste aree e che trovano sempre meno rifugi naturali dove trovare riparo. Per esempio, lungo l’intero percorso sono installate e ben visibili delle piccole casette in legno ben coperte ed abbastanza in alto, molto utilizzate dai piccoli volatili per nidificare, mentre i volatili di taglia maggiore riescono a nidificare tra i rami degli arbusti più alti.
Questa è la prima meta legata ai quattro luoghi d’interesse visitabili facenti parte dell’area sud dell’ampio Parco Regionale del Serio, tagliato in due dall’omonimo fiume Serio fino a sfociare nel fiume Adda e connettersi con il Parco Regionale dell’Adda.
La destinazione di questa prima gita primaverile è Crema, una grande e popolosa città della bassa pianura padana di grande interesse culturale e bagnata dalle acque del fiume Serio, distante in automobile un’ora sia da Milano che da Bergamo. La destinazione esatta è Via dei Carmelitani, dov’è possibile lasciare l’automobile in uno dei parcheggi gratuiti lungo la via, altrimenti nel caso in cui non ve ne fossero disponibili c’è il parcheggio antistante al santuario di Santa Maria della Croce, per poi procedere a piedi verso l’inizio del sentiero boschivo e percorrere l’anello del Lascito Chiappa.
La passeggiata in questione porterà alla scoperta ed esplorazione di un’area verde situata a nord di Crema e diventata di proprietà del comune in seguito al lascito testamentario del dott. Ugo Chiappa, da questo gesto è infatti possibile intuire il motivo dell’ambiguo nome, successivamente concesso in gestione all’Ente Parco del Serio nel 1998 per un arco temporale di 30 anni, in modo tale che venisse valorizzato nel migliore dei modi e che la comunità locale potesse usufruirne in toto. Il dottore, nato proprio a Crema nel 1877, fu un medico che visse una vita molto intesa ed attiva tra il lavoro in America e gli impegni volontari legati alle due guerre mondiali ed a conflitti bellici minori, ma che non dimenticò mai le sue origini tanto che, dopo la sua morte nel 1966, nel suo testamento aggiunse un lascito a favore della città di Crema con la quale donò alcune sue proprietà, come quest’area verde di oltre 11 ettari posizionata lungo il fiume Serio.
Trattandosi di un punto d’interesse che non occuperà molto tempo per essere visitato, vi consiglio di continuare l’esplorazione di questa zona curiosando anche la piccola area direttamente collegata a questo punto d’interesse e che racconta la storia del Bosco del Liceo di Crema, un progetto scolastico nato grazie ad alcuni alunni e professori e sostenuto dal comune e dall’ente Parco del Serio, oppure di spostarvi verso nord col fine di percorrere due sentieri escursionistici che ruotano attorno al Laghetto dei Riflessi ed al Laghetto della Rana Rossa a Ricengo, uno diventato recentemente famoso per esser stato la location di un film candidato agli Oscar mentre l’altro è una piccola riserva naturale protetta in cui si riproduce una specie di rana molto vulnerabile e che ospita una ricca avifauna soprattutto durante il periodo migratorio.