Tenuta Pomelasca e Villa Sormani

Punto GPS del parcheggio
Informazioni utili
  • QUANDO ANDARCI: Tutto l’anno, soprattutto in primavera ed autunno
  • RAGGIUNGIBILE CON: Automobile o treno scendendo alla stazione di Inverigo
  • CONSIGLIATO PER: Tutti, ideale per gli appassionati di fotografia paesaggistica
  • DURATA DEL PERCORSO: Circa 2 ore
  • LUNGHEZZA E DISLIVELLO: Fino a 3 km circa (A/R), sempre pianeggiante
  • ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO: Casual e sportivo, consigliate scarpe comode
  • COSA AVERE NELLO ZAINO: Acqua, occhiali da sole e fotocamera
  • SITI INTERNET DI RIFERIMENTO:
La storia

La Tenuta Pomelasca (ad oggi visibile) risale alla metà del 1800 e venne voluta dalla famiglia dei conti Sormani, che seguiti dall’importantissimo architetto Carlo Amati, ricostruirono la villa patrizia precedentemente presente a favore di una nuova struttura più moderna in stile neoclassico. L’espansione della tenuta continuò tramite l’edificazione di due grandi edifici paralleli e laterali alla villa, che costituivano la sua parte rustica, destinati ad accogliere le stalle e le scuderie, il custode con la sua famiglia ed altri servizi. Una doppia scalinata infatti collegava il giardino della villa e questa corte agricola.

Nel 1952 venne invece edificato quello che forse è il simbolo di questo territorio, per volere dei fratelli Alberto e Lodovico Sormani: la Cappella della Madonna di Vitaleta, comunemente chiamata chiesetta rossa, progettata dall’architetto Ambrogio Annoni in stile romanico-lombardo. Venne benedetta il 10 ottobre 1954 ed è immersa nel bellissimo parco esterno della villa, caratterizzato da un paesaggio bucolico composto da vialetti di cipressi, piante esotiche, boschi di castagni ed il faggio centenario, che si dice porti fortuna abbracciarlo. Passeggiando in questa zona della tenuta, si ha l’impressione d’essere catapultati nel cuore della Toscana.

La passeggiata

La gita odierna ci ha portato a visitare una caratteristica zona della Brianza agricola, in una piccola frazione del comune di Inverigo nella provincia comasca: Pomelasca è infatti una meta molto particolare dov’è collocato un punto d’interesse abbastanza famoso sui social ma che davvero in pochi sanno geograficamente dove sia perché alieno rispetto al contesto generale. Distante in automobile 50 minuti sia da Milano che da Bergamo, questo luogo è anche facilmente raggiungibile con il treno regionale TreNord grazie alla vicinissima stazione di Inverigo che si trova sulla tratta Canzo/Asso.

Per quanto riguarda il parcheggio esistono due opzioni: la prima prevede di lasciare l’automobile nei pressi di Via Trento e proseguire a piedi, mentre la seconda consiste nel proseguire superando il vialetto alberato con la speranza (o fortuna) di trovare un posto libero nel piazzale antistante la Tenuta. Io vi consiglio di parcheggiare prima, perché tutta la passeggiata che porta a Pomelasca è molto piacevole e caratteristica.

Si inizia oltrepassando il passaggio a livello e percorrendo poi il lungo viale dei tigli di Via Alberto da Giussano, che trasmette una strana sensazione che diventa realtà una volta superato: sembra quasi d’aver attraversato un tunnel spazio-temporale ed esser finiti nell’entroterra toscano per via del particolare paesaggio bucolico collinare che ci ha improvvisamente circondato. Tutta questa nuova zona fa parte della strutturata Tenuta Pomelasca, appartenente da sempre alla famiglia dei Conti Sormani, ed in cui sono presenti diversi punti d’interesse:

  • Villa Sormani, di proprietà dell’omonima famiglia, è composta dall’edificio nobiliare della tenuta in cui vivevano i proprietari terrieri e dalla parte rustica con cascinali e stalle in cui invece si ritrovavano i lavoratori e contadini assieme agli animali utilizzati per lavorare la terra.
  • La chiesetta rossa di Pomelasca, un piccolo e particolare luogo di culto diventato nell’ultimo periodo molto famoso sui social, fortemente voluta dalla famiglia Sormani e di recentissima costruzione perché terminata nel 1952.
  • Il vecchio faggio, cresciuto in uno dei prati che circonda la Tenuta, è un albero centenario gigantesco che quasi domina tutta la collina sulla quale è stato piantato e che si dice porti fortuna se lo si abbraccia.
  • Il boschetto incantato, situato alla fine di un bellissimo viale di cipressi, all’interno della quale è possibile avventurarsi per scovare i piccoli e ben nascosti abitanti del bosco, intagliati nel legno o raffigurati sulle rocce. Li troverete tutti?

La cosa sicuramente più bella, unica e molto caratteristica di questo luogo è proprio in paesaggio in cui sono immersi tutti questi punti d’interesse, tra caseggiati, appezzamenti di terreno e collinette che ricordano i paesaggi delle lande toscane, con l’aggiunta delle alte catene montuose sullo sfondo. Se avrete altro tempo durante la giornata, dato che Pomelasca risulterà non impegnarvi più di un paio d’ore, nei dintorni sono visitabili altri due punti d’interesse molto particolari che sono il Mausoleo Visconti di Modrone a Cassago Brianza ed il Monte Orfano con il lago ed i ruderi del castello a Montorfano.

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