Orrido di Nesso
- QUANDO ANDARCI: Tutto l’anno, molto suggestivo in primavera ed autunno
- RAGGIUNGIBILE CON: Automobile o motocicletta, navetta bus da Como centro
- CONSIGLIATO PER: Tutti, ideale per gli appassionati di fotografia
- DURATA DEL PERCORSO: Circa 1 ora per il giro ad anello (discesa e salita)
- LUNGHEZZA E DISLIVELLO: Fino a 500 metri, dislivello negativo fino a 75/100 metri
- ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO: Casual o sportivo, consigliate scarpe comode
- COSA AVERE NELLO ZAINO: Nulla di particolare
L’Orrido di Nesso nasce dalla confluenza dei due torrenti allo sbocco delle valli Tuf e Nosè ed è formato da una profonda gola naturale con dei salti di roccia: il punto più spettacolare dalla quale osservarlo è sicuramente quello in corrispondenza della piazzetta vicino alla strada provinciale, con un dislivello sul livello delle acque del lago di circa 75/100m. Nel punto più basso del borgo è situato il ponte della Civera, sulle rive del lago, ed è raggiungibile intraprendendo la discesa composta da più di 300 scalini che si districa lungo gli stretti vicoli, regalando scorci sul lago molto caratteristici. Dal ponte, di origine medioevale, è possibile osservare l’Orrido dal basso e notare ciò che resta dei meccanismi del sistema meccanico che sfruttava il salto d’acqua per produrre forza motrice, utilizzata poi dalle vicine fabbriche. Da questo dettaglio è intuibile come l’Orrido sia stato davvero molto importante per lo sviluppo economico del paese.
L’Orrido e Nesso possiedono anche una loro fama artistica oltre che storica, diventando soggetti per molti pittori e fotografi locali, oppure location di alcune scene del primissimo film di Alfred Hitchcock, oltre che esser citati sullo storico “Codice Atlantico” di Leonardo da Vinci.




Il lago di Como è storicamente famoso per le decine di piccoli borghi lacustri nati anni or sono lungo le sue rive con annessi porticcioli (o attracchi) pensati per gli scambi commerciali, oltre ad avere una fama artistica legata al mondo dell’arte, della fotografia e del cinema, grazie ad un paesaggio che a colpo d’occhio porta dal fondo del lago alle cime delle montagne più alte circostanti, regalando scorci naturali caratteristici ed unici.
Proprio lungo la statale che da Como porta a Bellagio, tra i tanti paesini della sponda ovest del triangolo lariano, è collocato il piccolo borgo medioevale di Nesso, destinazione presente su tutte le cartine turistiche e molto famoso per i suoi due punti d’interesse. Distante in automobile un’ora abbondante da Milano ed un’ora e mezza da Bergamo, una volta arrivati in zona capirete che trovare parcheggi disponibili risulterà abbastanza difficile vista la grande scarsità e quindi bisognerà “inventarselo” cercando di non ostacolare mai la viabilità: posso consigliarvi di posteggiare l’automobile a bordo della strada in salita che porta verso Sormano, muovendosi poi a piedi per tornare indietro e raggiungere la piazzetta del centro.
Dal primo belvedere (o balconata) collocato sulla statale è possibile osservare dall’alto il primo punto d’interesse di questo borgo che è l’Orrido di Nesso, cioè l’affluente di due torrenti di montagna che qui si uniscono prima di sfociare nel lago tramite un salto di più di 20 metri d’altezza: molto spettacolare nei periodi di piena grazie ad una portata ampia ed un bel frastuono, è uno degli affluenti più importanti del lago e che ne alimenta le sue acque;
Intraprendendo successivamente il sentiero pedonale a destra della balconata (segnalato dall’apposito cartello) inizia la discesa che porta verso il lungolago, attraversando gli stretti vicoli della parte inferiore del borgo ed arrivando fino al secondo punto d’interesse che è rappresentato dal ponte medioevale in pietra, che porta il nome di ponte della Civera. Uno dei periodi più belli, secondo me, per visitare questa zona di Nesso è sicuramente l’autunno perché tutta la parete del palazzo sovrastante avrà cambiato colore per via dell’edera e delle piante attaccate, che da un classico color verde avrà virato su una cromia di colori più caldi e tendenti a giallo, rosso ed arancione: uno dei metodi tradizionali e naturali utilizzato fin dal passato per ridurre o rimuovere l’umidità nelle abitazioni sul lago era quello di far crescere una pianta rampicante, come l’edera, su buona parte della parete esterna della struttura, oltre che riuscire a termoregolare la temperatura interna mantenendo la struttura anche più fresca d’estate.
Il borgo di Nesso, con il suo Orrido ed il ponte, è forse uno dei pochi esempi del lago di Como dove il comune negli anni ha sempre compiuto molteplici interventi di manutenzione e bonifica per incentivare l’afflusso turistico, oltre ad aver installato un sistema d’illuminazione di nuova generazione che permette anche la visita in notturna del borgo, risultando ben visibile anche dal lago o dalla sponda opposta. Una storia legata al mondo del cinema e molteplici scorci che sembrano come dipinti su tela, questa e la bellezza artistica di Nesso.