Linea Cadorna – Parco Spina Verde
- QUANDO ANDARCI: Tutto l’anno, soprattutto in primavera ed estate
- RAGGIUNGIBILE CON: Automobile
- CONSIGLIATO PER: Tutti, ottimo per le famiglie ed i loro piccoli camminatori
- DURATA DEL PERCORSO: Circa 6 ore per fare tutto il giro ad anello
- LUNGHEZZA E DISLIVELLO: Giro ad anello di 10 km circa, dislivello positivo fino a 100 metri
- ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO: Sportivo e tecnico, consigliati gli scarponcini
- COSA AVERE NELLO ZAINO: Pranzo al sacco, acqua, bacchette per camminare ed una torcia
- SITO INTERNET UFFICIALE: Ente Parco Regionale Spina Verde
- PAGINE SOCIAL UFFICIALI: Facebook
- SITI INTERNET DI RIFERIMENTO:
Il Parco Regionale Spina Verde è una delle tantissime aree naturali protette presenti in Lombardia, tra le più estese e maggiormente esplorabili, situata in provincia di Como e soprannominata il polmone della città. Ha un’estensione totale vicina ai 1000 ettari, in cui è possibile effettuare moltissime attività in base alla zona in cui ci si trova:
- Zona SUD: qui si può esplorare la Valbasca, i cui sentieri costeggiano il torrente Segrada e portano alla cima del Monte Goj, oppure raggiungere la sommità del Colle Baradello per visitare il simbolo del parco e della città di Como, il Castello del Baradello, oltre che arrivare fino alla Cava di Camerlata, dov’è situato uno dei tanti balconi panoramici del parco.
- Zona CENTRO-SUD: qui potete visitare l’area Archeologia di Pianvalle, in cui sono state scovate diverse rocce con decine di incisioni rupestri, oppure rifocillarvi presso una delle baite presenti e raggiungibili sia a piedi che in automobile. Anche qui le cime da raggiungere sono diverse, come quella del Monte Caprino e del Monte Croce.
- Zona CENTRO-NORD: i punti d’interesse di questa zona sono legati alla storia recente e sto parlando di tratti di linee difensive e diverse trincee facenti parte della Linea Cadorna, oltre a molti belvedere che all’epoca venivano utilizzati per avvistare il nemico in avvicinamento (ora trasformati in balconi panoramici) come quelli sul Monte Sasso e sul Pin Umbrella.
- Zona NORD-OVEST: questa parte del parco costeggia il confine italo-svizzero ed è più di tipo naturalistico. Qua si trovano le Sorgenti del Seveso, un fiume lungo ben 52km che attraversa diverse province lombarde fino ad arrivare a Milano per confluire nel Naviglio della Martesana, e l’Area Umida di Parè, raggiungibile percorrendo il sentiero che parte da Cavallasca e porta ad una zona con terrazzamenti ricchi di pini silvestri ed agrifogli. Piccola curiosità: qui si trova il punto più a sud della Svizzera!




In una perfetta giornata di sole autunnale, accompagnato da due amici e con il pranzo al sacco nello zaino, ho deciso di esplorare una piccola parte di una gigantesca area verde situata geograficamente a nord-ovest della Lombardia, tra la provincia di Como ed il confine italo-svizzero: sto parlando del Parco Regionale Spina Verde, un territorio di circa mille ettari che non basterebbero due giorni di fila per riuscire a visitarlo tutto, internamente diviso in macro aree ed ognuna delle quali caratterizzata da un proprio valore principale che può essere naturalistico, storico ed archeologico.
A questo punto non resta che raggiungere Cavallasca, un piccolo paesino dell’alta provincia comasca e distante in automobile 40 minuti da Milano ed un’ora abbondante da Bergamo, per poi lasciare l’automobile nel parcheggio antistante la chiesa. Qui troverete sicuramente posto (gratuito) invece di tentare la sorte in cima, quindi successivamente continuare a piedi risalendo Via dei Pini / Via Monte Sasso ed arrivando ad uno degli ingressi del parco.
Nella parte sud del parco c’è l’area con il sito archeologico di Pianvalle, a nord-ovest c’è la zona naturalistica-paesaggistica, mentre al centro si trova l’area d’interesse storico-militare. Ed è proprio quest’ultima ad esser stata scelta come zona per l’escursione odierna, col fine di raccontare ciò che qui ancora resta visibile e visitabile della Linea Cadorna edificata più di cent’anni or sono.
Il giro ad anello di quest’esplorazione, classificato con difficoltà T (sentiero turistico) grazie alle poche difficoltà ed un fondo ben battuto, comprende molti punti d’interesse di differente tipologia:
- Il primo è il belvedere Sasso di Cavallasca quasi in cima al Monte Sasso, che si affaccia sull’omonima cittadina e con una visuale completamente aperta sul territorio che sta a sud-ovest del parco, riconoscibili ad occhio diverse altre cittadine come Tradate, Olgiate Comasco ed Appiano Gentile.
- Proseguendo lungo il sentiero, dopo essersi imbattuti nei primi camminamenti sotterranei delle linee Cadorna, si arriva al grande spiazzo organizzato con panchine e tavoli in cui poter sostare anche per un picnic, oltre che il secondo belvedere Pin Umbrela, che affaccia sul lago di Como e sulla sua città, dalla quale sono visibili anche altri punti d’interesse come il Faro Voltiano e la Crus de l’Omm. Questo luogo rappresenta anche il punto più alto del parco.
- Successivamente l’escursione continua girando intorno al monte ed imbattendosi in tutte le altre fortificazioni sotterrane che fungevano da magazzino e ricovero, ad un altro reticolo sotterraneo lungo più di 50 metri che porta verso una fitta rete di trincee (ora sotterrate) ed un lavatoio/abbeveratoio.
- L’ultimo punto d’interesse è il ponte tibetano posizionato in mezzo al bosco, che serve per attraversare un burrone altresì difficilmente superabile.
Tutto il giro ad anello si conclude in circa 4 ore di cammino (se si conteggia anche il tempo per la sosta e per la visita dei vari punti d’interesse) accumulando circa 10 km. Qualche snack energetico, l’acqua, gli scarponcini ed una torcia sono molto consigliati per affrontare al meglio quest’escursione, soprattutto per non trovarsi sprovvisti ed in situazioni pericolose, l’unica nota negativa che ho rilevato durante quest’escursione (datata 2019) riguarda la segnaletica, che nei pressi di alcuni bivi a volte risulta scarsa mentre in altri addirittura totalmente mancante, costringendo ad andare a naso se non si utilizza la traccia GPS.