Geosito del Civagno
- QUANDO ANDARCI: Primavera e estate
- RAGGIUNGIBILE CON: Automobile
- CONSIGLIATO PER: Tutti, parzialmente accessibile a persone con disabilità motorie
- DURATA DEL PERCORSO: Circa 3-4 ore per il giro ad anello
- LUNGHEZZA E DISLIVELLO: Giro ad anello di 6 km circa, sempre pianeggiante
- ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO: Comodo e sportivo, consigliati gli scarponcini
- COSA AVERE NELLO ZAINO: Acqua, occhiali da sole ed un cappellino, costume e telo
- SITO INTERNET UFFICIALE: Geosito del Civagno
- SITI INTERNET DI RIFERIMENTO:
Il percorso del Geosito del Civagno è il risultato finale della passione per la divulgazione di due persone e la collaborazione dei vari Enti locali che vogliono valorizzare il territorio in cui operano. Da una parte abbiamo quindi due esponenti del settore quali dott. Attilio Selva e dott. Marco Castiello, dall’altra parte c’è l’amministrazione comunale di Bene Lario, i rappresentanti del Parco della Val Sanagra (che comprende anche il Museo Etnografico e Naturalistico della Val Sanagra e l’Ecomuseo Val Sanagra) e della Riserva Naturale Lago di Piano. Più attori insieme, accomunati dal desiderio di raccontare e valorizzare un luogo molto di nicchia, creando un percorso equiparabile ad una vera e propria lezione di storia mista tra geologia, paleontologia e geomorfologia.
L’istituzione del Geosito dà modo di preservare nel tempo questa porzione di territorio, in cui sono presenti tantissimi strati di roccia erosi proprio dal torrente Civagno, facendo affiorare i molteplici stradi di roccia (le cosiddette pagine di storia fossile) e tutto ciò che contenevano a livello fossile.
Varie sono le formazioni geologiche qui presenti, come il più famoso Calcare di Zorzino, in cui è stato trovato uno degli esemplari fossili di Eudimorphodon più completi e belli di tutti che si trova presso il Museo Civico di Bergamo, oppure il Calcare di Zu, una roccia compatta di origine sedimentaria contenente fossili di coralli e molluschi. Infine l’Argillite di Riva di Solto, una formazione litostratigrafica in cui era possibile trovare reperti fossili come pesci e crostacei.




Grazie ad una bella giornata di sole estiva ed alla presenza di Marco, ho colto l’occasione per esplorare un luogo di grande interesse scientifico e culturale con lo scopo di creare e condividere un’altra guida video completa di tipo naturalistico-storico, replicando così ciò che l’anno prima abbiamo pensato e creato con il video del Parco della Preistoria in provincia di Cremona. Quindi destinazione Bene Lario, un piccolissimo paesino della provincia di Como e situato in una specie di valle sospesa (o valle nella valle) vista la conformazione geologica-naturalistica-paesaggistica unica, per intraprendere e raccontare il percorso del Geosito del Civagno con tutti i punti d’interesse annessi.
Distante in automobile un’ora e mezza da Milano e due ore da Bergamo, si trova facilmente parcheggio nell’area nei pressi della casetta dell’acqua e della baita in legno, continuando poi a piedi e seguendo quelli che sono i cartelli informativi del percorso soprannominati geostop, sulla quale leggere maggiori informazioni sulla storia del Geosito e dei fossili qui ritrovati:
- Qui è presente il primo geostop, che racconta com’è nata l’idea della creazione di questo percorso e chi sono i suoi creatori, con tanto di mappa (che vi consiglio di fotografare per non perdervi nulla!) suddivisa per zone e tipologie di aree calcaree.
- Spostandosi verso la parte superiore del paese, in una zona antistante un altro parcheggio ed un parchetto, è presente il secondo geostop che esplica la storia legata ai primi pesci fossili scovati in queste zone ed al connubio con Antonio Stoppani ed il suo libro Il Bel Paese, dalla quale l’omonimo formaggio prende il nome.
- Proseguendo lungo il vialetto a destra del parco, ci si imbatte nel terzo geostop che è posizionato esattamente poco prima dell’ingresso nel bosco.
- Il quarto geostop è collocato invece all’interno del bosco, vicino al letto del torrente Civagno, che racconta la storia dei “libroni di roccia” pieni di piccolissimi resti fossili e della cascata nascosta (raggiungibile con qualche difficoltà perché fuoripista).
- Dopo aver scattato qualche foto, bisogna per forza tornare indietro fino all’automobile ed incamminarsi poi verso il lago di Piano, percorrendo a piedi tutta la ciclopedonale che collega il paese di Bene Lario a lago, sempre pianeggiante ed asfaltata, lungo la quale è possibile fermarsi a leggere gli altri geostop che raccontano in maniera facile e diretta la storia di tutto ciò che in quel momento ci sta circondando, vista la grande importanza storico-naturalistica del geosito.
Una volta raggiunto il lago, è possibile sostare e riposarsi lungo le sue rive in una delle sue tante spiaggette oppure nel caso facesse caldo è possibile fare il bagno grazie alla positiva balneabilità delle acque. In zona sono presenti anche diversi campeggi con piccoli bar in cui rifocillarsi, mentre per tornare all’automobile basta percorrere il sentiero asfaltato della ciclopedonale al contrario.