Faro Voltiano
- QUANDO ANDARCI: Tutto l’anno, nei giorni freddi migliora la visibilità del belvedere
- RAGGIUNGIBILE CON: Automobile o treno scendendo alla stazione di Como Lago e poi funicolare
- CONSIGLIATO PER: Tutti
- DURATA DEL PERCORSO: Dalla stazione funicolare a piedi circa 25 minuti
- LUNGHEZZA E DISLIVELLO: Dalla stazione funicolare al faro sono 1.50 km, dislivello positivo fino a 225 metri
- ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO: Casual e sportivo, consigliate scarpe comode
- COSA AVERE NELLO ZAINO: Acqua ed occhiali da sole
- SITI INTERNET DI RIFERIMENTO:
Chi è Alessandro Volta? Bhé, se state leggendo queste righe utilizzando il dispositivo che avete in mano è lui che dovete ringraziare. Sto parlando della prima persona (forse) ad essere considerata uno scienziato nell’accezione moderna del termine, che inventò la pila voltaica (antenata delle attuali batterie) oltre ad aver scoperto e classificato uno dei gas nobili, il metano.
Riprendendo alcuni studi di Galvani, costruì un dispositivo formato da più elementi composti da strati in metallo ed intermezzi imbevuti di soluzioni acquose: la reazione chimica sviluppatasi tra i vari elementi (intesi come componente, come elemento primario tipo zinco, ferro, rame) dei metalli e della soluzione acquosa generò un’energia chimica che garantì un flusso di corrente. Più elementi collegati in serie aumentavano la tensione elettrica generata e componevano la pila.
Anche per la scoperta e l’analisi del metano, Volta riprese gli studi di altri colleghi che parlavano di strane reazioni chimiche che avvenivano in alcune zone paludose col passaggio di una fiamma sulla superficie della zona di ristagno. Studiò questo fenomeno in una zona paludosa del lago Maggiore, famosa anche per i siti preistorici palafitticoli, in cui capì che le bolle di gas nascevano nel sottosuolo grazie al processo di decomposizione di sostanze vegetali ed animali, in completa assenza di ossigeno.





Uno dei buoni propositi del nuovo anno (il 2020) era quello di utilizzare con più frequenza i mezzi di trasporto pubblici per raggiungere le destinazioni da esplorare e raccontare su questo blog e tramite i video, in modo da poter testare in prima persona il funzionamento dei vari collegamenti ed i servizi associati, prendendo sul serio la questione dell’inquinamento ambientale e della mobilità sostenibile.
Nel caso di quest’uscita, io e Luca abbiamo viaggiato con il treno regionale sulla tratta ferroviaria Milano-Como e scendendo all’ultima fermata che è Como lago, per poi incamminarci a piedi (5-10 minuti circa) verso la stazione della funicolare collocata proprio sul lungolago, che ci avrebbe portato a destinazione nel piccolo paesino di Brunate. Si tratta di uno dei tantissimi piccoli borghi collocati sopra la città Como, diventato famoso per i molteplici punti panoramici dalla quale poter ammirare la città sottostante, il lago e le alte cime montuose. Nel caso in cui decideste di arrivarci in automobile, sappiate che risulta distante un’ora da Milano ed un’ora e mezza da Bergamo, oltre a fare attenzione ai tornanti in salita ed alle strette vie che in alcuni punti si restringono molto.
Usciti dalla funicolare, si riprende l’itinerario a piedi percorrendo 1.50 km circa (in salita e con un buon dislivello) per giungere al punto d’interesse fulcro di questa gita che è il Faro Voltiano: si tratta di uno dei tanti monumenti eretti nel territorio comasco atti ad omaggiare Alessandro Volta, il concittadino più famoso della città di Como, inventore della pila e scopritore del gas metano. Venne edificato nel 1927 basandosi su un progetto dall’ingegnere Gabriele Giussati, esternamente alto poco meno di 30 metri e con una pianta ottagonale (che nel culto cristiano indica la Resurrezione) mentre internamente nasconde una bellissima scala a chiocciola fissata alle pareti della struttura e composta da più di 140 scalini, che portano fino alla cima del faro dalla quale si gode di una vista a 360°, con un piano intermedio composto da una balconata ed un’ulteriore targa esterna dedicata allo scienziato.
La visita interna del faro è quindi possibile solo ed esclusivamente in giorni d’apertura prestabiliti (salvo eventi eccezionali) e verificabili sul sito internet del Comune di Brunate: sappiate che lo troverete chiuso solo il mercoledì e nei giorni di maltempo, mentre sarà sempre aperto nei restanti giorni dalle 10.30 alle 18.30. Per accedervi basterà acquistare il biglietto d’ingresso presso il chiosco posto di fronte al faro ed il costo per persona è di 2,00 € per il biglietto intero, mentre di 1,00 € per gli under 18 e gruppi organizzati con un numero di persone pari o superiori a 15.
Le fredde e terse giornate di sole invernali garantiscono dalla cima del faro una visibilità nitida e migliore del territorio circostante, rendendo visibile per esempio il territorio meneghino e la sua città Milano, altri punti d’interesse come la Crus de l’Omm con il suo bosco incantato e buona parte del territorio nord-est del Parco Regionale Spina Verde.