Strada della Forra

Punto GPS dell'accesso sul lago
Informazioni utili
  • QUANDO ANDARCI: Tutto l’anno, verificare gli orari e le date di chiusura
  • RAGGIUNGIBILE CON: Automobile
  • CONSIGLIATO PER: Tutti
  • DURATA DEL PERCORSO: Circa 15/20 minuti con l’automobile, più il tempo per la visita a piedi
  • LUNGHEZZA E DISLIVELLO: Il percorso stradale dall’imbocco sul lago fino a Pieve è lungo 5 km
  • ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO: Qualsiasi, scarpe comode
  • COSA AVERE NELLO ZAINO: Fotocamera ed occhiali da sole
  • SITO INTERNET UFFICIALE: Strada della Forra
  • PAGINE SOCIAL UFFICIALI: FacebookInstagram
  • SITI INTERNET DI RIFERIMENTO:
La storia

Laddove la natura aveva deciso di non creare nessun ampio passaggio naturale, se non il solo Sentiero del Porto che consentiva di spostarsi a piedi tra la frazione di Pieve e le rive del lago (al porto di Tremosine) e la stessa impervia conformazione strutturale della zona non permetteva di trovare soluzioni pratiche, qualcuno ebbe una visione futuristica che scolpì nella roccia viva. Si tratta di Arturo Cozzaglio, un tremosinese che da autodidatta prese il diploma di Geometra e che divenne poi allievo di Giuseppe Ragazzoni, da anni un personaggio di grande spicco nell’ambito scientifico con diverse pubblicazioni all’attivo, dalla quale assimilò la passione per la geologia e lo studio del territorio fino ad avvicinarsi anche al settore ingegneristico. E proprio in quegli anni arrivò a progettare quella che porta il nome di Strada della Forra: un percorso stradale lungo 5 km scavato nella roccia viva della forra del torrente Brasa, con una visione futura di sviluppo economico dei molti paesi di montagna che finalmente potevano raggiungere le vie lacustri uscendo dal loro esilio naturale.

Arturo portò a compimento la costruzione della strada in soli 5 anni, dal 1908 al 1913, grazie all’appoggio economico dello Stato (50%), della Provincia (25%) e del Comune (25%) e trovando assieme all’Ing. Trebeschi delle soluzioni strutturali pionieristiche pensando ai macchinari che avevano a disposizione all’epoca. Si tratta di una strada che ancor oggi stupisce quando la si percorre, specialmente a bordo di un’automobile cabrio o di una moto, fatta di tornanti netti e ripide salite, con belvedere sul lago spettacolari e scorci nella forra molto cinematografici quando il sole è alto in cielo. Qui il piacere di guida è realmente tangibile.

La visita

Uno degli episodi, forse l’unico, per il quale non avevo davvero un’idea precisa su come fare per registrarlo data la conformazione del luogo. Il fatto di non avere un unico punto d’interesse da raccontare al termine di un percorso prefissato ma di averne differenti lungo una strada con pochi spot utili in cui poter sostare, non mi ha mai rassicurato troppo: la paura di tirare fuori un video noioso, brutto e tutto uguale dove continuo ad inquadrare la strada e basta mi faceva già pensare ad un fallimento.

Quindi, senza un’idea precisa e con molti dubbi, ho raggiunto Tremosine, un comune affacciato sul lago di Garda che fa parte della lista de I Borghi più belli d’Italia e con la particolarità d’esser composto da ben 18 piccole frazioni, distante in automobile due ore e mezza da Milano e due ore da Bergamo.

Il percorso stradale di visita parte dall’ingresso posto sul lungolago, dalla galleria interposta tra l’incrocio della Gardesana Occidentale (SS45bis) e la Strada della Forra (SP38), salendo quindi in direzione Pieve. Alcuni cartelli segnaletici ed una scritta tagliata nel ferro indicano la strada da intraprendere: 5 km di asfalto in salita attraverso gallerie scavate nella roccia viva ancora ben visibile, curve e tornanti da capogiro, scorci cinematografici sul lago di Garda che sembrano essere usciti dalla scena di un film. Da qui qualsiasi appassionato di auto e moto è sicuramente passato una volta nella vita, come il Passo dello Stelvio o il Passo del Tonale, e percorrerla d’estate guidando un auto sportiva cabrio (a parer mio) rende l’esperienza il più immersiva possibile riuscendo a godersi al meglio la più bella strada panoramica del Garda.

La Strada della Forra è percorribile sia in automobile e motocicletta in entrambi i sensi di marcia e l’accesso è soggetto a restrizioni stagionali ed orarie, quindi vi consiglio di verificare sempre sul sito ufficiale gli orari aggiornati, che a piedi senza nessuna tipologia di limitazione se non il prestare la massima attenzione sempre. Utilizzando un mezzo a motore si percepisce una tipologia di emozione che è più legata al piacere di guida ed all’adrenalina dei tornanti, mentre a piedi si possono scoprire tutti gli scorci tra le rocce della forra e godersi i punti panoramici a picco sul lago.

I finanziatori furono Stato, Provincia e Comune, ed il suo nome deriva dal fatto che attraversa la forra scavata dal torrente Brasa. In questo 2023 festeggia i 110 anni dalla sua inaugurazione avvenuta nel 1913, un capolavoro ingegneristico progettato da una persona comune come tutti noi ed originario proprio di Tremosine, tale Arturo Cozzaglio, che senza laurea ma con tanta passione portò a termine quest’opera in meno di 5 anni. Persino Winston Churchill venne ad ammirare da vicino questa strada definendola “l’ottava meraviglia del mondo“, ma la sua fama aumentò a livello mondiale grazie al film 007 – Quantum of Solace interpretato da Daniel Craig.

Tra l’altro questa tipologia di opera stradale è molto comune nelle zone costiere e di montagna, dato che scavare tunnel nella roccia viva serve proprio per creare nuovi collegamenti e rendere tutto più facilmente accessibile, come nel caso della Via Mala, in provincia di Bergamo, che finì per trasformarsi in un fallimento a causa di una conformazione rocciosa troppo fragile ed instabile nonostante tutti i progetti e la costante messa in sicurezza.

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