Complesso Monumentale di San Martino della Battaglia

Punto GPS del parcheggio
Informazioni utili
  • QUANDO ANDARCI: Tutto l’anno
  • RAGGIUNGIBILE CON: Automobile o pullman in caso di gite organizzate
  • CONSIGLIATO PER: Tutti, accessibile a persone con disabilità motorie (esclusa la torre)
  • DURATA DEL PERCORSO: Circa 2 ore per visitare la torre, il museo e l’ossario
  • LUNGHEZZA E DISLIVELLO: Fino a 500 metri, sempre pianeggiante e con la salita alla cima della torre
  • ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO: Casual o sportivo, consigliate scarpe comode
  • COSA AVERE NELLO ZAINO: Nulla di particolare
  • SITO INTERNET UFFICIALE: Complessi di San Martino e Solferino
  • SITI INTERNET DI RIFERIMENTO:
La storia

Usciti vittoriosi dalle battaglie di Magenta e Melegnano, l’esercito sardo-francese di Napoleone e Vittorio Emanuele II continuò la sua avanzata verso il sud del lago di Garda per far indietreggiare l’esercito austriaco di Francesco Giuseppe I oltre i confini e conquistare il terreno in battaglia. Superata la città di Milano, avvenne la divisione dei due eserciti alleati su due fronti differenti per non lasciare spazi di fuga, arrivando al 24 giugno 1859 con uno scontro a fuoco casuale qui a San Martino della Battaglia, in cui lo schieramento italiano e quello austriaco vennero a contatto.

La terza e la quarta divisione militare dell’Armata Sarda dei gen. Mollard e Cucchiari si scontrarono sulle colline a sud del lago di Garda con l’VIII corpo militare austriaco guidato dal gen. von Benedek, una zona in cui le truppe austriache avevano un vantaggio non indifferente grazie ad un’ottima conoscenza del territorio e dei punti strategici dato che era di loro competenza. A causa però di una mancanza di strategia dovuta alla casualità dello scontro, qui i due eserciti continuarono con attacchi ed assalti frontali a più riprese, senza una vera logica e con la mancanza di appoggi per via del fatto che si persero i contatti tra i vari comandanti delle divisioni interne, aspri e sanguinosi combattimenti in cui persero la vita più di 8000 soldati da entrambi i fronti. Al termine della giornata, in cui il furente attacco dell’Armata Sarda continuò imperterrito, l’esercito austriaco venne costretto alla ritirata dopo aver abbandonato le posizioni strategiche e di controllo, oltrepassando il fiume Mincio e nella fortezza di Peschiera. 

La cupidigia dell’allora presidente del Consiglio del Regno di Sardegna Camillo Benso, che bramava di continuare la guerra in solitaria, portò alla violazione del trattato dell’alleanza sardo-francese e non poté stabilire le condizioni di fine guerra, accettando la Lombardia come premio finale.

Fonti utilizzate per scrivere l’articolo: Complessi di Solferino e San Martino
La visita

In un anno in cui mi sono ritrovato ogni weekend a visitare un posto nuovo ed a girare anche tanti video, cercando di non cadere nel cliché delle mete turistiche e commerciali, ho comunque fatto alcuni strappi alla regola perché ai luoghi di memoria storici d’Italia non riesco a dire di no.

In questo articolo vi porterò alla scoperta di alcuni punti d’interesse presenti a San Martino della Battaglia, una piccola frazione del comune di Desenzano del Garda collocata nella metà della provincia bresciana che sta al di sotto dell’Autostrada A4, distante in automobile un’ora da Bergamo ed un’ora e mezza da Milano. Una volta arrivati in zona e lasciata l’automobile in uno dei due parcheggi, vi lascio ad inizio articolo il punto GPS esatto, si procede con la visita al Complesso Monumentale di San Martino della Battaglia, un’area d’interesse storico-militare composta da 3 grandi strutture: l’ossario, la torre ed il museo.

  • Il primo punto d’interesse che s’incontra è l’ossario di San Martino, sempre accessibile e visitabile gratuitamente, un luogo al cui interno sono custodite le ossa di più di 2500 soldati dell’Armata Sarda e Austriaca caduti durante la brutale battaglia di San Martino del 24 giugno 1859 e che richiama l’importante seconda guerra d’indipendenza italiana durata dal 27 aprile al 12 luglio 1859. Il battaglione piemontese, guidato da Vittorio Emanuele II, fu qui schierato per affrontare l’esercito austriaco durante una guerra combattuta dall’alleanza sardo-francese proprio contro l’Austria.
  • Si prosegue con la visita accedendo all’area in cui è collocata la torre di San Martino, secondo punto d’interesse di questo tour ed accessibile dopo l’acquisto del biglietto d’ingresso del costo di 7,00 € per adulti, 5,00 € per il ridotto ed over 65 mentre gratuito per bambini ed altre categorie. È possibile acquistare un biglietto unico del costo di 10,00 € che dà diritto ad accedere entro 30 giorni dalla data d’emissione anche al Complesso Monumentale di Solferino, quindi il museo e la rocca. Si tratta di un edificio volto ad onorare la memoria e grandezza di re Vittorio Emanuele II di Savoia, sopra uno dei colli più ambiti a livello militare ed oggetto di violenti scontri e conquiste a più riprese, costruito a partire dal 1880 e con un costo finale di 600.000 lire, alto 75 metri dal suolo ed inaugurato il 15 ottobre 1893 alla presenza di re Umberto I, della regina Margherita, di tutti i ministri e membri del parlamento italiano oltre alla grande folla di persone provenienti dai territori vicini.
  • Il terzo ed ultimo punto d’interesse collocato alla fine del parco è il Museo della Battaglia, in cui si ripercorrono le fasi dello scontro tra l’esercito dell’Armata Sarda e dell’Austria, in cui sono conservati e visibili diversi cimeli militari come cannoni, armi, divise militari, documenti e diari di guerra oltre ad un plastico della battaglia qui disputata il 24 giugno 1859.

La battaglia di San Martino fa parte della serie di vittorie militari dell’esercito sardo-francese nei confronti di quello austriaco durante il periodo della seconda guerra d’indipendenza italiana, comprendente anche le battaglie di Magenta, di Melegnano, di Medole e di Solferino, che portarono all’armistizio di Villafranca dell’11-12 luglio 1859, siglato da Napoleone III e Francesco Giuseppe I con la conseguente resa dell’Austria, che dovette cedere alla Francia la Lombardia, poi rigirata al Regno di Sardegna. Qui il ginevrino Henry Dunant capì l’importanza dei soccorsi ai soldati feriti, e tornando a casa decise di fondare Croce Rossa, ma questa è un’altra storia che merita un discorso a parte.

Grazie all’acquisto del biglietto unico al costo di 10,00 €, è possibile visitare tutti i complessi facenti parte e gestiti dall’Ente Morale Società Solferino e San Martino, come anche il Complesso Monumentale di Solferino con la rocca ed il museo, con annesso parco del Memoriale della Croce Rossa dedicato ad Henry Dunant, dove sono appese tutte le lastre dei 191 paesi che hanno aderito alla Croce Rossa Internazionale (CICR). Distante pochi chilometri c’è Museo Diffuso del Risorgimento di Medole, cittadina in cui avvenne la divisione dei due eserciti dell’alleanza sardo-francese e dove s’accese la miccia delle battaglie di Solferino e San Martino, in cui sono osservabili in tutto il territorio lapidi commemorative, monumenti e tombe dei caduti di quella battaglia.

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