Borgo di Clanezzo

Punto GPS inizio passeggiata
Informazioni utili
  • QUANDO ANDARCI: Primavera o autunno, per un picnic sulle rive del fiume
  • RAGGIUNGIBILE CON: Automobile
  • CONSIGLIATO PER: Tutti, soprattutto le famiglie
  • DURATA DEL PERCORSO: Circa 45/60 minuti, attraversando tutti i ponti
  • LUNGHEZZA E DISLIVELLO: Fino a 1 km a piedi, dislivello negativo fino a 25 metri
  • ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO: Casual o sportivo, consigliate scarpe comode
  • COSA AVERE NELLO ZAINO: Acqua, fotocamera ed occhiali da sole
  • SITI INTERNET DI RIFERIMENTO:
La storia

In quest’intersezione in cui si incrociano tre valli bergamasche è posizionata la dogana presso la quale molti commercianti nel medioevo dovevano passare, trattandosi difatti dell’unica via d’accesso alla Val Brembana lungo il torrente Imagna, grazie alla quale era possibile raggiungere Passo San Marco ed il territorio dei Grigioni in Valtellina. Sul Ponte di Attone infatti, in corrispondenza dei 4 pilastri, è ancora possibile vedere i perni che sorreggevano i cancelli doganali gestiti dalla guardia di turno, che all’occorrenza controllava chi voleva passare e riscuoteva il dazio per il passaggio.

Questa dogana, nonché tutta Clanezzo stessa, fu al centro di molte contese e territorio di conflitti tra guelfi (rappresentati dal Regno Angioino, dallo Stato Pontificio e dalla Repubblica di Firenze) e ghibellini (rappresentanti il Regno di Sicilia, la Repubblica di Pisa, il Ducato di Milano e la signoria Veronese) fino a quando la Serenissima di Venezia non si insediò in maniera decisa, arrivando così a gestire nel migliore dei modi una dogana molto redditizia.

La passeggiata

La destinazione di questa gita odierna mi ha portato nella bergamasca, esattamente in un piccolo comune che conta meno di 1500 abitanti ma ricco di storia per via della sua passata importanza strategica: sto parlando di Ubiale Clanezzo, un conglomerato abitativo composto dai due vecchi borghi di Ubiale e Clanezzo, collocato laddove il torrente Imagna sfocia nel fiume Brembo e dove s’incrociano le tre valli più importanti di questa zona (Val Brembana, Val Brembilla e Valle Imagna), distante in automobile un’ora da Milano e mezz’ora da Bergamo.

Una volta arrivati a Clanezzo, il borgo più suggestivo dei due grazie ai tanti scorci fotografici sui ponti, e posteggiata l’automobile in uno dei due grandi parcheggi disponibili in zona prima e dopo il cavalcavia, vi lascio il punto GPS di uno dei due ad inizio articolo, si prosegue a piedi per intraprendere il giro ad anello pedonale della lunghezza di 1 km circa e che ha come elemento costante le acque dei fiumi:

  • Nei pressi del piccolo bar/ristorante inizia la mulattiera in ciottoli con la quale si raggiungono facilmente le rive del fiume ed i primi due punti d’interesse: il Ponte di Attone, una struttura in pietra commissionata nel 975 da un conte di Lecco che governava questa zona, e l’edificio della dogana veneta, la struttura in cui venivano gestiti e riscossi i dazi doganali dato che in passato proprio qui transitavano le varie imbarcazioni commerciali che andavano e venivano dalla Repubblica di Venezia e dal Ducato di Milano. Alzando lo sguardo si può osservare il viadotto che collega due delle tre valli (dove sono posizionati i semafori), mentre sottostante scorre con grande calma il torrente Imagna.
  • Continuando la passeggiata si raggiunge il porto, piccolo nelle dimensioni ma di grande importanza commerciale perché è proprio qui che le imbarcazioni (sopra citate) sostavano e trovavano ristoro durante l’attesa e lo scambio di merci tra le sponde delle valli. Un edificio molto caratteristico e protagonista di una coraggiosa riqualificazione avvenuta per mano di due giovani ragazzi.
  • Superato il porto si arriva alla passerella pedonale in stile ponte tibetano detta anche Ponte Sospeso o Ponte che balla, con la sua lunghezza di 70 metri circa unisce le altre due valli in maniera diretta e recentemente è stato chiuso e ristrutturato (dall’estate del 2021 fino alla primavera del 2022) viste le molteplici segnalazioni di danneggiamenti alla struttura.
  • L’ultimo punto d’interesse di questo giro ad anello si raggiunge tornando indietro sulla mulattiera in ciottoli e risalendo dalla parte opposta fino a raggiungere il Castello di Clanezzo, un edificio di origine medievale e che negli anni ha mutato diverse volte forma e destinazione d’uso, fino a diventare oggi un ristorante e location per eventi.

Da questo piccolo borgo di frontiera parte una passeggiata boschiva alle pendici del Monte Ubione e che porta il nome di Sentiero Ambientale del Chitò, creata con la riqualificazione della vecchia ed abbandonata condotta idraulica, e che porta fino all’affascinante Ponte del Chitò sovrastante il torrente Imagna.

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