Legenda dei termini

Nella prima parte di ogni scheda dei luoghi visitati c’è una sezione che riporta alcune info tecniche “brevi e concise” che possano dare un’idea immediata sul tipo di avventura che si sta andando ad affrontare ed alcuni consigli sul cosa portare o come comportarsi. Dilungarmi con dettagli troppo tecnici e noiosi avrebbe fatto perdere il senso di quella sezione, quindi ho deciso creare una pagina apposta per una spiegazione completa.

  • QUANDO ANDARCI: Si intende il giorno od il periodo dell’anno migliore per visitare questo luogo, in cui solitamente cadono ricorrenze come sagre, feste o celebrazioni, in cui è più meritevole per il clima o perché il luogo risulta accessibile e meno pericoloso. Può capitare che per lo stesso luogo consigli stagioni vicine, esempio primavera/estate, per diversi motivi come una più ampia finestra temporale in cui visitarli oppure perché l’approccio rimane lo stesso (il tipo di vestiario o gli di strumenti tecnici da avere nello zaino), oppure stagioni opposte, come estate/inverno, perché godibili in due vesti differenti proprio perché tutto cambia (clima, accessibilità, vestiario, preparazione, cosa avere nello zaino). Infine la stagionalità specifica, in cui solitamente cade una ricorrenza particolare. Sappiate che un luogo facilmente accessibile d’estate può riservare problemi e pericoli nelle altre stagioni proprio per via del clima e del meteo!
  • RAGGIUNGIBILE CON: Principalmente i mezzi che uso per spostarmi sono automobile e treno, quindi in questa sezione vedrete riportato il mezzo ideale per raggiungere il luogo. Può capitare che per alcuni luoghi decida di scrivere solo “automobile” anche se in realtà ci sia presente la possibilità di raggiungerlo con i mezzi pubblici, e questa scelta è data da un fattore di comodità: molti collegamenti non sono sempre diretti e garantiti, necessitando di cambi che possono complicare il viaggio d’andata e ritorno, quindi preferisco consigliare il mezzo di trasporto più comodo.
  • CONSIGLIATO PER: L’argomento di discussione più spinoso ogni volta che bisogna scegliere dove andare, perché capita spesso di imbattersi in cartelli riportanti difficoltà (tempi e distanze) non coerenti al percorso stesso, ergo quello che troverete scritto è dato dalla mia esperienza effettiva su campo in seguito ad una visita di quel luogo, e non su semplici basi teoriche. Cercherò quindi di comunicarvi una categoria di difficoltà reale, oltre che riportarvi le info tecniche dei gradi di difficoltà direttamente dal sito CAI ufficiale:
    1. TUTTI significa adatto proprio a tutti, quindi bambini, giovani, anziani, famiglie e quando specificato anche per persone con disabilità motorie grazie alla presenza di un percorso generalmente lineare oltre all’assenza di barriere architettoniche che impediscono la visita del complesso (salvo diversa segnalazione)
    2. FAMIGLIE vuol dire che si tratta di un luogo con attività didattiche per i più piccoli, ampi spazi verdi in cui far pascolare i bambini, strutture ricettive organizzate in cui trovare rifugio e tanto altro ancora, lungo un percorso semplice ed in sicurezza.
    3. CAMMINATORI ed ESCURSIONISTI intesi come persone che hanno un’ottima dimestichezza con i sentieri di montagna e conoscono le difficoltà che possono nascondere. Ovviamente l’esperienza porta sempre a migliorarsi e raccogliere informazioni riguardo alla zona che si andrà ad esplorare potrà aiutare nel “conoscere e prevenire i pericoli che possono generarsi da ciò che ci circonda”. Anche il semplice guado di un ruscello può nascondere insidie come rocce appuntite e scivolose! Qui ci viene in aiuto la tabella CAI sulle difficoltà escursionistiche (e non alpinistiche, per quella c’è un’altra tabella) consultabile a questo link del sito ufficiale. Per farla breve:
      • T = TURISTICO : Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000m e costituiscono di solito l’accesso ad alpeggi o rifugi. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e preparazione fisica alla camminata.
      • E = ESCURSIONISTI : Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni. Possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua, quando, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi anche su pendii ripidi, con i tratti esposti in genere protetti (barriere) o assicurati (cavi), avere singoli passaggi su roccia, non esposti, o tratti brevi e non faticosi né impegnativi grazie ad attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbracatura, set da ferrata, ecc.). Per questa tipologia di itinerari occorre un certo senso di orientamento, esperienza e conoscenza del territorio montano, allenamento alla camminata, calzature ed equipaggiamento adeguati.
      • EE = ESCURSIONISTI ESPERTI : Itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari come sentieri o tracce su terreno impervio (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti), terreni vari a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.), tratti rocciosi con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minor impegno). Sono esclusi i percorsi su ghiacciaio, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda, ramponi e piccozza e la conoscenza delle relative manovre di assicurazione). Per questa tipologia di itinerari occorrono esperienza di montagna, buona conoscenza dell’ambiente montano, passo sicuro, assenza di vertigini, equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguati.
      • EEA = ESCURSIONISTI ESPERTI con ATTREZZATURA : Percorsi attrezzati o vie ferrate per i quali è necessario l’uso dei dispositivi di autoassicurazione omologati (imbracatura e set da ferrata) e di equipaggiamento di protezione personale (casco omologato, guanti). È necessario saper utilizzare in sicurezza l’equipaggiamento tecnico e avere una certa abitudine all’esposizione e all’ambiente alpinistico.
  • DURATA DEL PERCORSO: Con questa informazione viene inteso il tempo teorico totale per effettuare andata e ritorno (A/R), senza calcolare il tempo riservato ad altro come la visita dei punti d’interesse, il pranzo al sacco, la pennichella, le foto per Instagram. Ovviamente la misurazione è sempre ad personam ed il mio consiglio è quello di godervi la gita fuori porta e ciò che vi circonda, magari pranzando seduti in cima al monte oppure in mezzo ad un prato in fiore con vista sulla vallata.
  • LUNGHEZZA E DISLIVELLO: Per lunghezza viene intesa la distanza totale rilevata tra andata e ritorno (A/R) dal punto di partenza a quello di destinazione, senza contare eventuali deviazioni o strade sbagliate, cercando d’essere il più accurato possibile con i dati su OpenStreetMaps e Relive. Per il dislivello utilizzo i dati rilevati con Relive e Google Earth, quando scrivo “200 metri di dislivello” intendo il dislivello positivo per singola tratta e non totale A/R (comprensivo quindi del negativo), fate attenzione a questo dato perché può rivelarsi la vera difficoltà perché il dislivello può essere costante, repentino, variabile con numerosi saliscendi. Ad esempio, un punto A che dista 1 km da un punto B ha una difficoltà differente se presenta un dislivello di 50 metri rispetto ad uno di 200 metri!
  • ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO: Un abbigliamento casual o comodo è l’ideale nel caso in cui stiate visitando luoghi che non prevedono grandi sforzi fisici se non quello d’alzare la forchetta dal piatto, ma appena la situazione cambia e si decide d’intraprendere un percorso più difficoltoso allora bisogna vestirsi nella maniera adeguata. Un abbigliamento congruo al tipo di luogo ed una calzatura corretta garantiscono praticità e sicurezza: di persone lungo i sentieri di montagna con ai piedi scarpe dalla suola liscia ne ho viste parecchie, tante quante quelle viste scivolare sui sassi e prendersi una storta proprio per non avere ai piedi la calzatura corretta. Ah, verificate sempre il meteo prima di partire per non ritrovarvi brutte sorprese.
  • COSA AVERE NELLO ZAINO: In base al luogo da visitare, bisogna sempre avere nello zaino l’oggetto giusto! Un fischietto, gli occhiali da sole, un cappellino, una torcia, l’acqua, un piccolo kit medico d’emergenza ed un kway dovrebbero essere sempre presenti perché funzionali in ogni occasione, ma posso capire che il peso potrebbe diventare un problema, quindi meglio decidere cosa portarvi in base al tipo d’uscita. Sentiero di montagna? Bacchette e calzini di ricambio. Bagno nel fiume? Costume e telo per asciugarsi. Escursione giornaliera? Pranzo al sacco e multivitaminico.
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