Laghetto dei Riflessi
- QUANDO ANDARCI: Primavera, estate ed autunno
- RAGGIUNGIBILE CON: Automobile
- CONSIGLIATO PER: Tutti, parzialmente accessibile a persone con disabilità motorie (se fornite di propulsore elettrico)
- DURATA DEL PERCORSO: Circa 1 ora e 10 minuti per effettuare il giro completo
- LUNGHEZZA E DISLIVELLO: Fino a 2.30 km, sempre in piano
- ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO: Comodo e sportivo, con scarpe da ginnastica
- COSA AVERE NELLO ZAINO: Acqua, cappello, occhiali da sole e pranzo al sacco
- SITO INTERNET UFFICIALE: Parco del Serio
- SITI INTERNET DI RIFERIMENTO:
Una storia d’amore da Oscar che è riuscita da sola a fare da traino turistico per l’intera città di Crema e la sua provincia, che nasconde piccole perle incontaminate e diventate iconiche nelle scene del film “Chiamami col tuo nome“, una pellicola uscita nelle sale cinematografiche a gennaio 2018 e che da allora ha rivoluzionato il settore turistico del cremasco attirando migliaia di turisti (si parla di più di 20 mila persone ogni anno, soprattutto stranieri) portandoli a visitare tutti i luoghi legati al film. Un beneficio numericamente constatato soprattutto dopo la vittoria dell’Oscar come migliore sceneggiatura non originale, una cassa di risonanza mondiale per un film italiano e per un territorio con un grande patrimonio culturale, artistico e naturalistico, ma non del tutto prerarato ad accogliere un flusso turistico così elevato.
I luoghi più iconici sono sicuramente la stazione ferroviaria e la piazza, i percorsi ciclopedonali che attraversano i tanti appezzamenti agricoli e la casa di campagna, i vari fontanili dell’alta cremasca e le scene girate lungo il fiume Serio e quelle al laghetto dei Riflessi. Proprio quest’ultime sono state fondamentali per l’esplosione turistica di queste zone, un vero e proprio boom turistico cinematografico senza precedenti per la città di Crema e dintorni, con la Pro Loco che è riuscita a gestire ed incanalare questo afflusso rendendolo il più positivo possibile, organizzando mostre ed eventi a tema.




Nei territori agricoli dell’alta provincia cremasca, bagnati dal passaggio del fiume Serio, sono nascosti diversi punti d’interesse tipici delle aree di pianura e con una biodiversità locale molto specifica, tante volte legata ad anfibi e volatili che nidificano lungo il fiume oppure nelle piccole oasi di origine antropica.
Per prima cosa quindi bisogna raggiungere Ricengo, un piccolo comune immerso nella campagna cremasca e con un’economia da sempre legata all’agricoltura grazie al clima ed alla presenza del Serio, distante in automobile un’ora sia da Milano che da Bergamo. Una volta arrivati a destinazione ci si dirige verso località Castello, come sempre ad inizio articolo troverete il punto GPS esatto da impostare sul navigatore, ed è disponibile una piccola area di sosta temporanea posizionata esattamente dietro all’Oratorio San Carlo Borromeo al Castello, in cui poter lasciare l’automobile e dalla quale parte la breve passeggiata che ha come destinazione un piccolo paradiso naturalistico che porta il nome di Laghetto dei Riflessi.
Dopo aver percorso un sentiero ben battuto e prettamente ad uso agricolo, eventualmente accessibile anche a persone con disabilità motorie se in possesso di propulsore elettrico, si arriva nei pressi di quello che è un contenitore di biodiversità animale e vegetale: nato in seguito all’abbandono di una cava dove anni or sono venivano estratte sabbia e ghiaia utilizzati per l’edilizia, oggi è classificato come zona umida dopo essersi riempito d’acqua dolce piovana o proveniente dal vicino fiume Serio durante i periodi di piena.
Esso fa parte della più ampia e complessa riserva naturale Palata Menasciutto, una Zona Speciale di Conservazione (Z.S.C.) collocata a nord di Crema e gestita dall’Ente Parco Regionale del Serio, tagliata in due dall’omonimo fiume Serio, con diversi sentieri che attraversano le aree agricole del cremasco ed offrono scorci molto suggestivi con la possibilità di osservare flora e fauna tipica di queste zone. La sua fama negli ultimi anni è riuscita a raggiungere il grande pubblico grazie al film “Chiamami col tuo nome“, una pellicola diretta da Luca Guadagnino e vincitrice di un premio Oscar nel 2018, ambientato in questi territori e con l’iconica scena in acqua girata proprio qui, dove la balneazione è vietata. L’aneddoto più famoso legato a questo film riguarda proprio quest’ultima: nonostante la presenza di un divieto di balneazione permanente a tutela della sicurezza dell’ambiente naturalistico e generale dei visitatori, le riprese vennero effettuate e concluse molto tempo prima della richiesta effettuata all’ente Parco ed al Comune, quindi ancor prima di ricevere il permesso.
Inoltre, quello che un tempo era un sentiero prettamente conosciuto dalla comunità locale, in seguito alla fama conquistata col film è diventato meta di molti turisti provenienti da tutto il mondo e diventato quindi un bene d’interesse nazionale, entrando a far parte di diritto della rete ufficiale dei sentieri CAI (Club Alpino Italiano) con alcuni lavori di riqualificazione e manutenzione avviati in data 16 Ottobre 2023. L’impegno di volontari ed istituzioni è stato fondamentale per rendere il sentiero pedonale il più accessibile possibile, con l’installazione di pannelli informativi e della classica segnaletica orizzontale bianco/rossa che è possibile trovare su tutti i sentieri CAI d’Italia.
Essendo un punto d’interesse che non vi ruberà molto tempo, dopo esservi fermati per un picnic vi consiglio di spostarvi verso il centro di Ricengo per percorrere l’altro breve sentiero escursionistico che porta al Laghetto della Rana Rossa, una piccola riserva naturale protetta che ospita una ricca avifauna soprattutto durante il periodo migratorio, oppure di spostarsi verso il centro della città di Crema e parcheggiare in Via dei Carmelitani per percorrere un unico sentiero che porterà a scoprire due punti d’interesse e che sono il Lascito Chiappa ed il Bosco del Liceo, il primo è un terreno di 11 ettari donato dal dott. Ugo Chiappa al comune e riqualificato con la piantumazione di nuova flora boschiva mentre l’altro è un progetto scolastico nato grazie ad alcuni alunni e professori e sostenuto dal comune e dall’Ente Parco del Serio.