Museo Diffuso del Risorgimento di Medole

Punto GPS del parcheggio
Informazioni utili
  • QUANDO ANDARCI: Tutto l’anno
  • RAGGIUNGIBILE CON: Automobile o pullman in caso di gite organizzate
  • CONSIGLIATO PER: Tutti, parzialmente accessibile a persone con disabilità motorie
  • DURATA DEL PERCORSO: Circa 3 ore per il tour completo
  • LUNGHEZZA E DISLIVELLO: Fino a 9.70 km circa per il tour da 12 tappe, dislivello positivo fino a 42 metri
  • ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO: Casual o sportivo, consigliate scarpe comode
  • COSA AVERE NELLO ZAINO: Acqua, cappellino ed occhiali da sole
  • SITO INTERNET UFFICIALE: Museo Diffuso del Risorgimento
  • SITI INTERNET DI RIFERIMENTO:
La storia

La battaglia di Medole fu la miccia che accese lo scontro tra la fazione militare dell’esercito sardo-francese guidata da Napoleone III e Vittorio Emanuele II ed il battaglione austriaco comandato da Francesco Giuseppe I, dando così il via alle più note e cruenti battaglie di Solferino e San Martino della Battaglia, quelle che vennero considerate come le attività belliche conclusive della seconda guerra d’indipendenza italiana.

Qui lo scontro avvenne tra il IV Corpo d’Armata francese, composto da 25’000 uomini e guidato dal gen. Adolphe Niel, e la I° Armata Imperiale austriaca, che contava invece su ben 50’000 soldati guidati dal gen. Franz von Wimpffen. Il battaglione francese, nonostante la notevole differenza negativa in termini numerici, riuscì ad avere la meglio sull’esercito austriaco grazie alla perfetta direzione strategica di Niel, il cui obbiettivo era quello di gestire nel migliore l’impatto diretto tra i due fronti ed impedire alla I° Armata Imperiale di ricongiungersi con la 2° Armata Imperiale, che invece si ritrovava impegnata e sofferente sul fronte territoriale di Solferino contro l’esercito italiano.

La battaglia di Medole, come anche gli scontri minori di Cavriana e Guidizzolo, fanno tutti parte della serie minore di vittorie militari avvenute per mano dell’esercito sardo-francese ed inflitte nei confronti di quello austriaco, che nel complesso portarono all’armistizio di Villafranca (11-12 luglio 1859) in cui venne siglata la conseguente sconfitta dell’Austria. Ciò porto l’Austria a cedere i territori dell’attuale Lombardia alla Francia, poi rigirati al Regno di Sardegna.

Fonti utilizzate per scrivere l’articolo: Museo Diffuso del Risorgimento
La visita

Una collaborazione nata tra diversi comuni, anche di differenti regioni, ha portato alla valorizzazione del territorio e del patrimonio materiale ed immateriale legato alla seconda guerra d’indipendenza italiana, nello specifico di quella legata al fattore scatenante delle due battaglie più importanti e cruente.

Ma prima di tutto, per comprendere questa vicenda bisogna prima di tutto raggiungere Medole, un comune della zona collinare dell’Alto Mantovano e facente parte dell’Unione dei comuni Castelli Morenici, istituita il 18 settembre 2015 e con sede a Ponti sul Mincio, distante in automobile un’ora da Bergamo ed un’ora e mezza abbondante da Milano. Una volta arrivati in zona sappiate che non esiste un parcheggio predefinito, perché si tratta di un tour alla scoperta dei tanti punti d’interesse della cittadina di Medole e che compongono una parte del Museo Diffuso del Risorgimento, un progetto nato per far collaborare associazioni, enti locali e provincie che preservano e valorizzano la storia del Risorgimento Italiano.

Con la mappa alla mano, sulla quale ho delineato il percorso da seguire e segnato i 12 punti d’interesse dislocati nel territorio di Medole, inizia il tour: palazzi storici, targhe, tombe e monumenti. E per facilitarvi, potete scaricare qui il PDF del percorso da me pensato.

  1. Cappella di San Vito, edificio religioso situato in Via Annunciata.
    • Una piccola edicola votiva eretta a perpetua memoria dei francesi caduti il 24 giugno 1859 per la patria italiana. All’interno sono custodite le ossa di molti soldati francesi e nell’area circostante vi erano 4 fosse comuni in cui vennero sepolti i corpi dei caduti delle scontro di Medole.
  2. Palazzo Scaratti-Minelli, edificio ad uso abitativo situato in Via Roma.
    • Dimora storica signorile edificata nel XVII secolo, all’interno della quale sono ancora presenti e visibili su muri e scuretti (piccole ante interne per finestre, apribili e fatte in legno) i segni delle fucilate esplose dai militari durante gli scontri feroci della battaglia di Medole del 24 giugno 1859.
  3. Palazzo Ceni, edificio ad uno servizi situato in Via Roma.
    • Questo palazzo era la dimora nobiliare della famiglia Ceni e fu trasformato in un’infermieria durante la battaglia del 24 giugno 1859. Qui morì il col. Louis-Charles de Maleville in seguito ad un colpo mortale, mentre ad oggi è la sede municipale del Comune di Medole, con accesso pubblico.
  4. Targa Giuseppe Garibaldi, marcatore storico commemorativo situato in Via Roma.
    • Apposta nel 1910 alla sinistra della facciata di Palazzo Ceni per ricordare il passaggio da questi territori di Giuseppe garibaldi il 27 aprile 1862. Quest’opera in marmo fu eseguita da Francesco Riccardo Monti, scultore, e l’epigrafe dettata da Giuseppe Cesare Abba, scrittore e militare dei Mille.
  5. Targa Pietro Scaratti, marcatore storico commemorativo situato in Via San Martino.
    • Targa commemorativa apposta sulla casa in cui abitò Pietro a Medole, allora studente universitario, che prese parte alla spedizione dei Mille nel 1860 diventando un precursore del Risorgimento Italiano e fervente patriota. Credde in Garibaldi e nell’Unità d’Italia, diventando ufficiale al servizio del Re.
  6. Targa Giovanni Buzzacchi, marcatore storico commemorativo situato in Via San Martino.
    • Apposta sull’abitazione in cui dimorò Giovanni Buzzacchi, questa targa commemora un altro dei Mille. Universitario ed amico di Scaratti, partì come volontario diventando un ufficiale medico militare, al suo ritorno infatti si laureò e divenne primario di Chirurgia presso l’ospedale di Mantova.
  7. Tomba del ten. col. De Neuchèze, lapide situata nel cimitero in Via Matteotti.
    • Si tratta della lapide della tomba del ten. col. Claude Michel Ernest De Neuchèze, morto sul campo di battaglia a Medole il 24 giugno 1859, comandante dell’VIII reggimento fanteria di linea della Brigata Lenoble, guidato dal IV corpo d’armata del gen. Adolphe Niel. È collocata all’interno del cimitero.
  8. Tomba d’onore di Cà Fattori, monumento commemorativo situato a Cascina Fattori (Ca’ Fattori).
    • Un monumento eretto nel luogo in cui vennero sepolti sei Ufficiali ed un Sottufficiale dell’esercito francese, caduti il 24 giugno 1859 durante la battaglia di Medole. Ad oggi non risulta siano stati disseppelliti e si trova nei campi esterni al comune, raggiungibile a piedi tramite una strada sterrata.
  9. Monumento al gen. Charles Auger, monumento commemorativo situato in Via Ca’ Morino.
    • Un’opera scultoria collocata in località Cà Morino, nel punto esatto in cui il gen. Charles Auger venne ferito durante la battaglia di Medole e gli furono prestati i primi soccorsi nel vicino casale agricolo. Morì il 30 giugno a causa di alcune gravi complicanze all’ospedale di Castiglione delle Stiviere.
  10. Cippo Artiglieria Rigata Francese, monumento commemorativo situato in Strada Ca’ Morino.
    • Monumento commemorativo eretto per il centenario della battaglia di Solferino e San Martino a ricordo dell’Artiglieria Rigata Francese, guidata dal gen. Auger e qui dislocata a difesa di questo territorio. È accessibile facendo attenzione e posizionato nella piccola rotatoria, nascosto dalle siepi.
  11. Targa Monte Medolano, marcatore storico commemorativo situato in situato a Monte della Barcaccia.
    • A ricordo di due eventi militari svoltesi su questo colle, uno il 5 agosto 1796 in cui il gen. Verdier espugnò questo territorio nemico durante la battaglia di Castiglione, l’altro avvenuto il 24 giugno 1859 quando il maresciallo Mac-Mahon condusse il suo esercito alla vittoria di Solferino. Proprietà privata.
  12. Cippo Monte Medolano, monumento commemorativo situato a Monte della Barcaccia.
    • Monumento commemorativo posizionato nel centenario della battaglia di Solferino e San Martino, per ricordare il luogo in cui Napoleone III impartì il primo ordine all’esercito francese il 24 giugno 1859. Proprietà privata accessibile al pubblico, è stata creata una piccola area picnic con cartelli informativi.

Questi appena elencati sono i 12 beni circoscritti al territorio di Medole e facenti parte della zona dei Colli Morenici, dove hanno aderito ben 9 comuni e che nel totale comprendono 68 beni, mentre quelli totali ad oggi censiti sono ben 222 e distribuiti tra i 42 comuni (su 4 regioni) aderenti all’area territoriale dell’ampio Museo Diffuso del Risorgimento. In questa cittadina è possibile conoscere solo una parte dei fatti storici accaduti durante la seconda guerra d’indipendenza italiana, essendo stato solo il primo punto d’impatto tra l’esercito sardo-francesce e quello austriaco, mentre tutti gli eventi successivi sono avvenuti nei territori limitrofi di Solferino e San Martino della Battaglia, dove l’alleanza dei due eserciti guidata da Napoleone III e Vittorio Emanuele II si divise temporaneamente per scontrarsi su due fronti diversi contro l’esercito di Francesco Giuseppe I. Qui il ginevrino Henry Dunant capì l’importanza dei soccorsi ai soldati feriti, e tornando a casa decise di fondare Croce Rossa, ma questa è un’altra storia che merita un discorso a parte.

Tutte le battaglie di quel periodo fanno parte della serie di vittorie militari dell’esercito sardo-francese nei confronti di quello austriaco, che portarono all’armistizio di Villafranca dell’11-12 luglio 1859, siglato da Napoleone III e Francesco Giuseppe I con la conseguente resa dell’Austria, che dovette cedere alla Francia la Lombardia, poi rigirata al Regno di Sardegna. Vi ricordo che grazie all’acquisto del biglietto unico al costo di 10,00 €, è possibile visitare tutti i complessi facenti parte e gestiti dall’Ente Morale Società Solferino e San Martino, come il Complesso Monumentale di San Martino della Battaglia con la torre ed il museo, il Complesso Monumentale di Solferino con la rocca ed il museo, mentre distante pochi metri dalla Rocca e vicino al parcheggio c’è l’ingresso del parco del Memoriale della Croce Rossa dedicato ad Henry Dunant, dove sono appese tutte le lastre dei 191 paesi che hanno aderito alla Croce Rossa Internazionale (CICR).

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