Lago Moro
- QUANDO ANDARCI: Primavera ed estate, in autunno per la castagnata
- RAGGIUNGIBILE CON: Automobile
- CONSIGLIATO PER: Tutti, soprattutto le famiglie
- DURATA DEL PERCORSO: Circa 1 ora il giro ad anello
- LUNGHEZZA E DISLIVELLO: Giro ad anello di 3 km, dislivello positivo fino a 75 metri
- ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO: Comodo e sportivo, consigliati gli scarponcini
- COSA AVERE NELLO ZAINO: Acqua, occhiali da sole e bacchette per camminare oppure l’occorrente per il picnic
- PAGINE SOCIAL UFFICIALI: Facebook
- SITI INTERNET DI RIFERIMENTO:
Il soprannome più recente di questo luogo è “lac de la cüna” ed è legato ad una leggenda che narra di una culla che appare in mezzo al lago nelle notti di luna piena, ma secondo alcuni scritti storici il suo soprannome originale sarebbe “lac de la güna” poiché rappresenta una conca riempitasi d’acqua e diventata lago
La leggenda locale narra di due casette costruite dove ora di trova il lago, una abitata da una donna benestante e l’altra da una donna indigente, entrambe con un figlio al seguito. In una notte di luna piena vennero raggiunte da un viandante che bussò alle loro porte in cerca di riparo, venendo accolto solo dalla donna indigente. Ella, grazie all’accoglienza dimostrata, venne avvertita da quest’ultimo di una maledizione caduta su questo luogo consigliandogli di andarsene il prima possibile: infatti quella stessa notte un diluvio riempì la conca sommergendo tutta la zona, e da allora si dice che nelle notti di luna piena la culla del figlio della donna benestante, che morì a causa del diluvio, risulti visibile in mezzo al lago.




Esiste un piccolo specchio d’acqua, dall’intenso color smeraldo, immerso all’interno di un’area verde protetta e con un’ecosistema faunistico e floristico molto ricco, grazie alla grande varietà di specie animali e vegetali qui presenti. Ma non è tutto: essendo dislocato nella famosa Valle dei Segni lombarda è possibile anche imbattersi con molta probabilità in diverse rocce riportanti decine di incisioni rupestri fatte dai Camuni, oltre alla storica e famosa leggenda locale che narra della nascita di questo lago e della sua maledizione.
Per poter visitare questa piccola perla del Parco delle Orobie bisogna raggiungere Darfo, un comune posizionato ai piedi del Monte Pora e distante in automobile un’ora da Bergamo e due ore da Milano. Una volta arrivati in zona, e percorsa la strada asfaltata che sale sul versante ovest, si arriva ad un ampio parcheggio collocato di fronte alla chiesa e dov’è possibile lasciare l’automobile, oltre ai posteggi collocati lungo la strada, dalla quale proseguire poi solo a piedi per raggiungere l’ingresso dell’area verde e ritrovarsi subito di fronte al lago Moro.
Conteso dal 1959 dai comuni di Darfo Boario Terme e Angolo Terme, perché a metà tra la Val Camonica e la Val di Scalve, si tratta di una conca naturale di origine glaciale venuta alla luce con lo scioglimento di un ghiacciaio e che con il suo ritiro ha dato vita nei secoli a questo lago meromittico color smeraldo, che sulle mappe viene riportato come una piccola macchiolina blu in mezzo alle alte montagne bresciane.
Oltre ad essere una delle mete più gettonate e frequentate degli abitanti in zona, che qui vengono nei weekend per organizzare picnic all’aperto o per mangiare in una delle osterie presenti intorno al lago, le altre alternative disponibili per vivere appieno quest’area verde sono principalmente tre:
- La più classica è sicuramente la passeggiata che circoscrive tutto il lago, grazie al fatto che intorno allo specchio d’acqua si sviluppano diversi sentieri boschivi ed il più gettonato è l’anello della lunghezza di circa 3 km, che tocca i punti più alti e dalla quale si gode di splendide viste panoramiche.
- Il noleggio di una barchetta a remi è la scelta più turistica e perfetta per vivere il lago da un’altra prospettiva, quella interna, ideale anche per chi non l’ha mai condotta visto che si tratta di uno specchio d’acqua sempre calmo e non interessato da elementi naturali che rendono pericolosa la navigabilità.
- La parte sportiva e zen è invece racchiusa nell’attività di pesca, difatti se siete amanti ed in possesso del permesso adatto qui potete lanciare il vostro amo e rilassarvi sulle rive del lago in attesa che qualche pesciolino abbocchi.
Oltre a tutto ciò, è possibile anche sistemarsi con il telo giusto e apparecchiare un bel picnic nelle belle giornate di sole, mentre per i più coraggiosi c’è la possibilità di tuffarsi in acqua e compiere una traversata da riva a riva senza riscontrare troppe difficoltà ma stando sempre attenti e vigili.